Inutile dire che in pochi, o forse nessuno a parte Cevoli, al 70′ di Reggina-Rieti avrebbe potuto immaginare che meno di mezz’ora più tardi l’epilogo sarebbe stato festoso. Il gol di Ungaro al 97′ ha completato una rimonta clamorosa, ma non unica nel suo genere, e nella storia amaranto ne abbiamo viste davvero tante. Dal micidiale uno-due Bogadni-Casale a Crotone alla rovesciata di Paredes contro il Palermo, dai tre gol di Empoli alla zampata di Zampaglione sotto la Sud contro la Palmese, i gol indimenticabili e le grandi rimonte non mancano di certo.
Ancor più delle rimonte, in alcuni casi sono stati proprio i gol in extremis a pesare, a far svoltare la stagione della Reggina o comunque a fornire un segnale forte, come per dire: “Noi ci siamo!” Allora ecco che il gol di Ungaro, in tal senso, potrebbe (almeno è ciò che ci auguriamo) segnare la svolta del campionato amaranto, fatto finora di alti, pochi, e bassi, moltissimi.
Un po’ come accadde alla decima giornata del campionato di B 1995/1996, con la Reggina neopromossa che aveva collezionato 7 pareggi e 2 sconfitte nelle prime 9 giornate; all’allora Comunale c’è il Perugia, la partita sembra stregata e si avvia all’ennesimo pareggio, un beffardo 0-0. Ma al 90′, Alfredo Aglietti fa suo il pallone, evita il ‘placcaggio’ di un paio di avversari e con un sinistro da fuori regala agli amaranto la prima vittoria del campionato.
E come poter dimenticare la stagione 2000/2001 in Serie A, la Reggina che affronta il Verona sul neutro di Catania per la squalifica del “Granillo” dopo 8 sconfitte di fila e con quei soli 3 punti conquistati alla prima contro l’Inter. Scaligeri in vantaggio con Bonazzoli nel primo tempo, la Reggina attacca fino alla fine per evitare la nona sconfitta. Nell’assalto finale c’è anche Taibi in area di rigore per tentare ciò che poi gli riuscì contro l’Udinese; fu però un altro a colpire di testa al 94′ e siglare il pareggio: Lorenzo Stovini, eroe per un giorno. A questo pari seguì la sconfitta di Napoli per 6-2; poi però giunsero tre vittorie di fila contro Vicenza, Parma e Atalanta. La svolta, appunto.
Per ultimo si potrebbe citare il gol David Di Michele in quel Reggina-Melfi della stagione 2014/2015, la rete del successo voluto ad ogni costo, il 2-1 giunto al 93′, per rispondere a quanto stava accadendo fuori dal campo, alle penalizzazioni e i problemi societari. Di Michele e la squadra risposero ‘presente’ facendo capire che loro non avrebbero mai mollato.
Ungaro come Aglietti, Stovini e Di Michele? Lo scopriremo presto. Serviva un scossa forte, un gol al 97′ dopo una partita da fantascienza potrebbe averla fornita.
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