Le due sconfitte di Catania e Catanzaro hanno fatto scivolare la Reggina sempre più in basso in classifica, dalle parti della zona playout. Una doppia battuta d’arresto che la squadra dovrà prontamente scrollarsi di dosso per affrontare nel migliore dei modi il prossimo impegno, assolutamente da non fallire.
Al “Granillo” domenica ci sarà il Rieti, una delle poche squadre ad aver fatto meno punti degli amaranto fino ad ora; si tratta di uno scontro diretto, così come due settimane fa contro la Paganese, uno di quegli incontri nei quali una vittoria può valere doppio. Contro i laziali occorrerà ritrovare fiducia in se stessi e lo smalto perduto, ma soprattutto si dovrà tornare a giocare effettivamente una partita dopo 180′ improntati sulla difesa.
L’attacco, vero cruccio della Reggina in questa prima parte della stagione, dovrà tornare ad essere un vero reparto offensivo e non la una prima linea di difesa a protezione del resto della squadra. L’atavico problema del gol, che ci eravamo illusi potesse essersi risolto con la doppietta di Tassi al Rende, ha invece continuato ad essere tale; dopo di allora, in tre partite è arrivato solo il gol di Conson contro la Paganese, su azione da palla inattiva. Di azioni offensive manovrate si è visto poco o nulla, non soltanto nelle ultime uscite ma in tutto il torneo.
Contro il Rieti potrebbe essere la prova della verità , per capire chi sia davvero la Reggina, se le lezioni apprese nelle ultime settimane saranno servite a qualcosa, se la personalità , almeno contro un avversario ‘alla portata’ verrà fuori.
Commenti