Anche sabato sera, nella partita del “Massimino” che la Reggina ha perso proprio in dirittura d’arrivo, abbiamo assistito nella ripresa ad una crescita della squadra amaranto, più dinamica e coraggiosa, dal momento dell’ingresso in campo di Franchini ed Emmausso.
In particolare riguardo al centrocampista di proprietà del Sassuolo, molti si domandano il perché parta sempre dalla panchina. Forse, per certi versi, la sfida di Catania potrebbe aver fornito almeno in parte la risposta. Il forcing esercitato per tutto il primo tempo dai padroni di casa, reso vano da Conson e i suoi compagni di reparto, oltre a qualche intervento decisivo di Confente, per forza di cose non sarebbe potuto durare fino al 90′. Nella ripresa la squadra di Sottil ha effettivamente allentato la morsa con una stanchezza che minuto dopo minuto si faceva più palese. Ecco quindi che mister Cevoli inserisce Franchini (insieme ad Emmausso) per alzare la squadra e proporre un centrocampo con caratteristiche differenti, tanto da consentire agli amaranto di proporsi pericolosamente dalle parti del portiere di casa.
Per mister Cevoli, la ‘carta’ Franchini dovrebbe quindi essere quella capace di generare scompiglio, il che potrebbe (in parte) spiegare il suo inserimento sempre a partita in corso. Mossa comunque rischiosa e che può funzionare nel caso in cui la difesa amaranto, pur bersagliata per tutto il primo tempo, giunga all’intervallo illesa, come accaduto a Catania.
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