E’ sempre stata la nota dolente di questa Reggina 2018/19. Al Massimino, invece, la linea difensiva amaranto ha sfoderato una prestazione ben al di sopra della sufficienza. Limitati, al minimo, gli errori individuali, sta crescendo senza dubbio l’intesa, merito anche della continuità che sta trovando il quartetto difensivo. Mastrippolito, impiegato per un tempo sull’out di sinistra prima di alzare bandiera bianca, si è ben comportato, anche contro un avversario “scomodo” come Barisic.
Conson e Solini hanno compiuto un grosso passo in avanti, dopo aver toccato il fondo nella gara di Rende. I margini di miglioramento sono ancora ampi, ma l’esame Catania può essere considerato parzialmente superato. Anche Kirwan sta acquisendo maggiore consapevolezza dei propri mezzi, oltre ad aver oramai assimilato le mansioni assegnate dal tecnico.
A vanificare quanto di buono fatto vedere sotto il profilo dell’organizzazione difensiva è l’infortunio di Alessandro Confente. Le responsabilità in occasione del gol di Marotta sono oggettive. L’errore commesso è l’ultimo in ordine di tempo. Inutile sparare sulla croce, ma certe indecisioni, in campionati come questi, possono alla lunga pesare.
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