Due comunicati nel giro di mezz’ora, per rendere di dominio pubblico le intenzioni della proprietà ed esplicare le modalità di acquisto della maggioranza. La Reggina è in autofinanziamento, fino all’arrivo di un acquirente. Il tempo, però, stringe. Entro il 20 dovranno pervenire a mezzo pec le manifestazioni d’interesse.
Sulle colonne della Gazzetta del Sud di oggi, il collega Cristofaro Zuccalà ha riportato le dichiarazioni del primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà . “Ho ricevuto martedì – dichiara – per garbo istituzionale così com’è sempre avvenuto in tutti i momenti in cui c’è stato un confronto fra la Reggina e l’Amministrazione comunale, partners della società calcistica, con il presidente Mimmo Praticò. Mi è stato comunicato che sarebbe stato pubblicato l’invito a una manifestazione d’interesse per la cessione, non so bene a quale titolo, delle quote di loro proprietà . Un passaggio nei confronti del sindaco, considerato il rapporto, prima che la cosa diventasse di dominio pubblico. Il colloquio con possibili investitori sarò fatto sempre con la P&P”.
L’amministrazione Falcomatà , però, ha vissuto un altro passaggio epocale della storia amaranto. “Oggi ci troviamo in una situazione differente rispetto al 2015, quando c’era una società fallita e il sindaco allora ha dovuto, come prevede la normativa, scendere in campo in prima persona. Diversa anche dalla questione-Viola. IL socio di maggioranza ha manifestato una difficoltà ad andare avanti, dopo aver avuto all’epoca il merito di non far scomparire il calcio a Reggio Calabria e oggi non può rischiare il lavoro di una vita. Questo la città non lo deve dimenticare. La contingenza è la fotografia di uno stato di insofferenza anche dal punto di vista socio-economico della città : la mancanza di investitori nel mondo calcistico da un lato deve farci riflettere; dall’altro non è sempre detto che gli interessi della società debbano essere appannaggio di investitori locali. Non voglio dire che ne esistano, attenzione; tuttavia abbiamo esempi di proprietari non direttamente collegati al territorio. Il futuro? Siamo in una fase di attesa”.
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