Qualcuno, tra maggioranza e minoranza, ha deciso di parlare pubblicamente in merito alla riunione tenutasi lunedì. Emergono notizie interessanti dalle dichiarazioni di Domenico Comandè, socio di minoranza della Reggina, ospite insieme al ds Marcello Battaglia ed al dottor Mario Calipari di Momenti Amaranto, programma in onda su VideoTouring e condotta dal collega Michele Favano.
Di seguito, tutti i passaggi salienti relativi alle risposte date da Comandè nel corso della trasmissione.
PRESENTE E…PASSATO-Le stagioni anonime sono figlie delle disponibilità economiche della società . Questa società non ha mai fatto mistero di non navigare nell’oro, “ci si può incontrare con la botta” ma oltre quello non si può andare. Su questo si è sempre stati chiari, nessuno può dire il contrario. Su altri discorsi, io dico sempre quello che dice il Presidente: se c’è qualcuno che è disponibile a farsi avanti, che si faccia avanti. La società non è chiusa a nessuno, il problema di fondo che tanti ignorano è che in questa città non c’è nessuno disponibile. La nostra società è nata da una voglia di aiutare la Reggina Calcio, quando il Presidente Foti disse che bastavano quaranta persone disponibili a mettere cinquantamila euro a testa, a parole tutti si resero disponibili, ma nei fatti prima ci ritrovammo in dodici ed alla fine in sette.
VEDUTE DIFFERENTI E CONFLITTI-Acquirenti interessati e cacciati? Io ad oggi ho una percentuale minima, non mi occupo di questo; non lo so ma non credo che il Presidente Praticò abbia mai cacciato nessuno ma se poi lo ha fatto si prenderà le sue responsabilità . Ripeto, io a questa storia ci credo tanto e non quanto, qualcuna delle proposte posso dire che non era seria. Guerra interna nella società ? La società è fatta da tante teste pensanti, ed ognuna ha sempre ragionato per fatti suoi. Ripeto, io ho una quota risibile avendo ridotto le mie quote: ho una mia testa pensante, alcune cose le ho condivise ed altre no. E’ inevitabile che ci siano conflitti forti e vedute differenti. La riunione di ieri sera è stata sopravvalutata, per me i panni sporchi si lavano in famiglia fino ad un certo limite di decenza, e per me questo limite non è stato superato. Io tutto quello che dovevo dire l’ho detto personalmente a Peppe ed a Mimmo Praticò, non tutti hanno fatto così e su determinate cose si è creata una situazione abbastanza spiacevole.
RISANAMENTO PERDITE-Prima dell’aumento di capitale sociale, è stato fatto il risanamento delle perdite della stagione precedente: 326mila euro, che sono stati ripianati. Praticò ha chiesto un milione di euro per la Reggina? Di questo si dovrebbe parlare con le parti, perché mentre noi soci di minoranza siamo soci singoli, la P&P rappresenta un soggetto giuridico e dunque può anche decidere di cedere le proprie quote senza dirci nulla. Comunque mi sembra che siamo nel campo delle leggende metropolitane. Perché non cedere la società all’imprenditore Rocco Commisso, che è stato ad un passo dal prendere il Milan? Perché due anni fa siamo andati a trovarlo, e ci ha detto che non era interessato.Â
I SOLDI DELLA LEGA…..La riunione si è svolta in modo sereno. La proposta della P&P di ridarci le quote in forma gratuita? Al momento rifiutata, ma il termine scade l’8 gennaio e ci potrebbe essere il ripensamento di qualcuno, legato a cose tecniche e non e legato anche alla volontà del Presidente di accettare un accoglimento parziale. La ricapitalizzazione di 100mila euro? E’ chiaro che con centomila euro non si arriva da nessuna parte, ma è altrettanto chiaro che da qui a dicembre arriveranno contributi consistenti dalla Lega che daranno un pò di respiro alla società .Â
PROPOSTA IRREALIZZABILE-La minoranza ha proposto al Presidente un eventuale acquisto delle quote, a patto che lui non rimanga in maggioranza? La proposta l’ha fatta un solo socio, che parlava solo a nome suo, ma in modo confusionario: è stato detto “io mi riprendo le mie quote, a patto che tutti torniamo alle quote iniziali della serie D”, dove Mimmo Praticò aveva il 40%. Una proposta non proponibile tecnicamente, basti pensare che all’epoca c’erano soci che oggi non ci sono più. Nuovi incarichi? E’ stato scritto, ma ieri non se n’è parlato.
VOGLIA DI RIAVVICINARSI…Ripeto, ci sono stati degli atteggiamenti della maggioranza che non sono stati condivisi, ma ieri ho visto una volontà di riavvicinamento che non vedevo da tempo. Dalle parole del Presidente, ho interpretato la volontà di stringersi in un momento che, così come sotto gli occhi di tutti, non è dei migliori. La maggior parte l’ha interpretata come me, anche se non tutti. Il comunicato sulla riunione, è stato preceduto da una lettera: la lettere l’ho apprezzata molto, il comunicato meno, così come ho ritenuto inopportuna la lettera di un socio (chiaro il riferimento al comunicato di Polimeno, ndr). Dare la Reggina visto che non abbiamo soldi? Che qualcuno se la venga a prendere, io non sono la persona adatta a rispondere a queste cose ma fino ad oggi non ho visto nessuno…
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