Quel che più contava era vincere. Pensiero comune, certo, ma la prestazione della Reggina di mister Cevoli non ha entusiasmato le 2500 unità presenti allo stadio per la gara contro una Paganese rivelatasi poca cosa. Dopo alcune scelte iniziali abbastanza discutibili, il tecnico ha avuto il merito di raddrizzare la partita attraverso l’unico strumento che ha a disposizione per incidere sul match: i cambi.
Schierare in un colpo solo Petermann e Viola dal primo minuto si è rivelata una scelta azzardata, così come l’incomprensibile arretramento di Tassi fin quasi alla linea dei centrocampisti, ma sulla fascia destra. Un giocatore che, per struttura fisica e caratteristiche tecniche, poco ci azzecca in quel ruolo e reduce dalla doppietta di Rende.
Ci hanno pensato poi i subentrati ed una difesa campana non proprio irresistibile a spianare la strada agli amaranto verso la vittoria. La rosa profonda, lo abbiamo ribadito più volte, è un punto a favore di mister Cevoli, ma se si iniziasse con un altro piglio…
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