Esperienza e tenacia, in una piazza che lo ha visto sempre ottenere risultati importanti anche a livello di settore giovanile. Pasquale Rotondo, allenatore del Rosarno Calcio, è “l’ospite della mezzanotte” di Rnp.
Ancora a Rosarno, dopo aver condotto la squadra ad una brillante salvezza. L’obiettivo di quest’anno?
Intanto vogliamo ripetere il percorso dello scorso campionato, chiudendo il discorso salvezza già a febbraio. Poi si vedrà quello che riusciremo a fare in più…
Domenica scorsa, è arrivato il ko con il San Giorgio: ha pesato il gap tecnico, contro un avversario costruito per vincere?
Il San Giorgio ha allestito un grande organico, ma io devo fare i complimenti ai miei ragazzi, autori di un’ottima gara. Abbiamo concesso solo una palla gol “pulita”, quella che hanno avuto con Laurendi.
Negli ultimi anni, stiamo assistendo ad un numero sempre più crescente di cambi tecnici anche tra i dilettanti. Sembra stia diventando un’autentica moda…
Il modello Zamparini è entrato anche in questo circuito. E’ capitato anche a me negli ultimi anni, ma ho avuto la forza di non mollare e di aggiornarmi. Oggi, per fortuna, alleno in una società che mi dà piena fiducia e mi ha lasciato grande spazio anche nella costruzione dell’organico.
Le tue favorite per la vittoria del campionato?
E’ presto per sbilanciarsi. Così come l’anno scorso, credo che questo girone sia molto livellato, e ci sono 4-5 squadre che possono dire la loro.
Il Città di Rosarno in Promozione, rappresenta per voi uno stimolo in più, al fine di raggiungere nel tempo il salto di categoria?
Rosarno ha grande tradizione calcistica, a noi può solo far piacere che ci sia una squadra in Promozione. Gli stimoli veri e propri li dobbiamo trovare in noi stessi, oppure nelle tante società di Prima Categoria che si stanno attrezzando per fare bene.
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