La Reggina chiude una settimana “nero pece” come peggio non avrebbe potuto. Amaranto sconfitti senza appello sul neutro di Vibo, l’1-3 finale, al netto di ciò che si è visto, sta persino stretto ai biancoverdi.
SCELTE INIZIALI-Marino al posto di Franchini. Questa l’unica novità di Cevoli, rispetto all’undici di partenza visto sabato scorso contro il Bisceglie. Per il resto tutto confermato, con Solini preferito nuovamente a Redolfi ed il duo Tulissi-Sandomenico ai lati dell’unica punta, Maritato. Scienza dal canto suo, schiera il Monopoli col 3-5-2: Scoppa e Sounas si riprendono le chiavi del centrocampo, mentre il peso dell’attacco grava sulle spalle di De Angelis e Berardi (solo panchina per Gerardi e Mendicino).
PARTENZA SHOCK-Pronti via, e la Reggina si trova già sotto di un gol. Al 6′ Donnarumma va via a sinistra e crossa, Confente respinge corto e per De Angelis è sin troppo facile appoggiare in rete di testa. Gli amaranto risentono della doccia gelata, dalla metà campo in su gli errori di precisione si susseguono e la retroguardia continua a soffrire gli spifferi biancoverdi, vedi qualche rinvio da brivido di Confente. La preoccupazione cresce e la mente comincia ad andare alla disfatta subita a Trapani, complice un primo tempo inguardabile.
TULISSI LA RIPRENDE, MARITATO KO-La partita è bruttina, gli ospiti galvanizzati dal vantaggio sfoggiano una buona circolazione della sfera ma sbagliano quasi sempre l’ultimo passaggio. Marino prova a suonare la sveglia al 24′, con il primo tiro in porta dei ragazzi di Cevoli: conclusione telefonata sugli sviluppi di un angolo, per Pissardo è tutto facile. Nel momento più difficile tuttavia, la compagine dello Stretto trova la forza per pareggiare i conti: Pissardo anticipa tutti sull’ottimo guizzo di Sandomenico, la traversa dice di no all’immediato tape in di Salandria ma Tulissi si riprende subito quello che la Dea Bendata aveva tolto, mandando in fondo al sacco con un morbido tocco di testa. Per il fantasista scuola Atalanta è il primo gol in campionato con la Reggina, gli amaranto festeggiano come una liberazione con tutta la panchina che entra in campo per abbracciare il numero 10. Nel’azione si fa male Maritato, che da lì a poco sarà costretto a chiedere il cambio (al suo posto, il giovane Tassi). Due occasioni, due gol: Reggina e Monopoli vanno negli spogliatoi con il cento per cento di realizzazione…
FOTOCOPIE DA INCUBO-Se l’approccio al primo tempo è stato sbagliato, quello alla ripresa è da film horror. Al 5′ Fabbris fa quello che vuole sulla sinistra, il suo invito in mezzo trova il velo in bello stile De Angelis ma soprattutto la stoccata perfetta di Sounas, con sfera che bacia il palo e termina dentro. La Reggina è sparita di nuovo, il Monopoli continua a fare la gara. Al 10′ Solini salva sulla linea e nega la doppietta a De Angelis, sul rimpallo Berardi la piazza benissimo ma trova un ottimo colpo di reni firmato Confente. Il pubblico di fede amaranto si spazientisce, dalla tribuna piovono i primi fischi. Cevoli corre ai ripari, provando a disegnare una squadra più offensiva: fuori Petermann e Marino, dentro Zibert ed Emmausso.
SINFONIA PUGLIESE-Proprio Emmausso, cerca di dare la sveglia al 17′: stop e tiro in bello stile dai 25 metri, ma la consistenza non è pari al coraggio. Dall’altra parte, anche Scienza opta per il doppio cambio, con Mangni e Mendicino per Berardi e De Angelis. Le mosse del tecnico pugliese, hanno un impatto decisamente diverso. Al 27′ Mangni va ad un passo dal “game over” dopo aver eluso facilmente Conson, ma fallisce il bersaglio per questione di centimetri. Sono solo le prove generali del tris ospite. Al 31′ la Reggina sbaglia un corner e concede un’incredibile autostrada, Mangni avanza nella terra di nessuno e chiude i giochi dopo aver eluso l’uscita di Confente. La reazione di Conson e compagni non c’è, nel finale gli avversari potrebbero dilagare ulteriormente prima con Mangni (tiro sul fondo da ottima posizione) e poi con l’ex Maimone (parata di Confente). Si torna a Reggio tra i fischi, e non potrebbe essere diversamente
Mani nei capelli per la Reggina. Bisognerà trovare rimedi urgenti ad una falsa partenza, ma soprattutto dare risposte su vicende extra-campo che ad oggi rischiano di pesare come un macigno. Il tutto, mentre bussa alle porti il derby di Catanzaro…
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