Questa, in casa Reggina, potrebbe diventare la più pesante delle tegole. Il club dello Stretto non ha presentato una nuova fideiussione entro il termine perentorio imposto dalla Lega Pro (la scadenza era prevista ieri, venerdì 28 settembre), a seguito del caso “Finworld”. Una notizia che lascia davvero spiazzati, e che rischia di trasformarsi in una mazzata micidiale: lo scorso 30 agosto infatti, attraverso un comunicato ufficiale, la Lega Pro aveva espressamente specificato che la mancata osservanza dei termini richiesti, sarebbe costata ai club inadempienti una sanzione pecuniaria di 350mila euro, unitamente ad una penalizzazione di 8 punti in classifica, da scontarsi nel campionato in corso.
Delle undici società di C coinvolte, oltre alla Reggina altre quattro non avrebbero provveduto alla sostituzione della fideiussione. La speranza di evitare quella che sarebbe un’autentica ecatombe, adesso passa dal ricorso presentato dal club dello Stretto.
Di seguito, il comunicato pubblicato su reggina1914.it.
La Reggina 1914 comunica di avere impugnato davanti al Tribunale Federale Nazionale il provvedimento della Figc che obbligava a sostituire la fideiussione regolarmente presentata in fase di iscrizione al campionato.
La Reggina 1914 ha chiesto, in via cautelare, immediata sospensione della efficacia del provvedimento impugnato e, nel merito, il suo annullamento o, in subordine, la rimessione in ulteriore termine non inferiore a giorni 40.
Il Club sottolinea la precisa scelta di adire a propria tutela la giurisdizione competente anzichè uniformarsi a una richiesta che si ritiene vessatoria e ingiustificata.
Il club, certo delle proprie ragioni, esprime fiducia nella tutela dei propri diritti
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