Dopo la beffarda retrocessione ai playout col Santarcangelo, arrivata nonostante una salvezza miracolosa ottenuta sul campo, Karel Zeman riparte dalla D, nella regione che ha visto papà Zdenek iniziare a scrivere una grande storia di calcio e panchine. L’allenatore della Reggina edizione 2016/2017, è “l’ospite della mezzanotte” di ReggioNelPallone.
Come nasce la trattativa col Gela?
Diciamo che fino alla fine di luglio dovevo ripartire con il Santarcangelo, ma poi il Presidente ha deciso di lasciare, così come gli investitori a lui legati. A quel punto, sono stato contattato dal Presidente del Gela…
Nella decisione del tuo ex Presidente di lasciare il Santarcangelo, quanto ha inciso la situazione tragicomica del nostro calcio?
Voleva fare le cose in grande, ma alla fine ha vinto la delusione verso questo sistema. Non è possibile che il Vicenza prenda 3 punti di penalizzazione con milioni di euro di debiti e faccia i playout con un fallimento avvenuto prima del 30 giugno, mentre il Santarcangelo venga penalizzato di due punti per soli diecimila euro, che oltretutto aveva in cassa…
A livello personale, ti resta comunque la soddisfazione di aver fatto un mezzo miracolo…
Quando ho firmato per il Santarcangelo, molti mi hanno detto che ero un folle ad accettare una retrocessione sicura. La squadra invece aveva dei valori,e me ne sono accorto subito: tredici punti in sei partite non si fanno per caso.
Dove vuole arrivare il gela di Karel Zeman?
Fino all’inserimento nel girone del Bari, ti avrei detto a giocarci il campionato. Adesso ti dico ad un piazzamento importante, da ottenere facendo divertire i nostri tifosi.
Che idea ti sei fatto della Reggina?
Una squadra costruita bene. Il fatto che si riparta da gente che ha un passato nella Reggina, può davvero fare la differenza, specie nei momenti di difficoltà . Quando i risultati non arrivavano ho vissuto sulla mia pelle parecchie critiche, alcune delle quali forse erano dettate dal fatto che fossi nuovo dell’ambiente…
Al di là delle critiche, il tuo ultimo atto è stato davanti ad 8.000 persone che hanno applaudito te ed i tuoi ragazzi…
Quando passi da Reggio non puoi non legarti ai colori amaranto, ed io avrei voluto lasciare un segno indelebile. E’ vero, ho raggiunto l’obiettivo richiestomi, ma avrei voluto portare la Reggina e la sua gente, verso traguardi molto più importanti.
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