Ospite dell’A tu per tu di oggi Giuseppe Schiraldi, apprezzato agente FIFA laziale, che è intervenuto sul momento del calcio italiano ed il mercato delle squadre del girone C.
Le squadre del Girone C assolute protagoniste in questa sessione estiva di mercato, chi ha operato meglio?
“Indubbiamente Casertana e Catanzaro. Va a loro la corona di regine del mercato del girone C. Oltretutto si parla di una trattativa in corso tra i campani e Floro Flores. Non so quanto ci sia di vero, ma se così fosse si tratterebbe di un autentico colpo. Ai nastri di partenza partono senza dubbio con i favori del pronostico, dalla loro hanno anche due tecnici validi e competenti come Auteri e Fontana. Certo, bisognerà attendere la sentenza di quest’oggi…”
A proposito del ritorno o meno al format di 22 squadre: lei che idea si è fatto?Â
“Spero che quest’estate abbia lanciato un segnale per il futuro. C’è necessità di regole più rigide e termini ben definiti. Si va avanti a colpi di ritardi e ricorsi in tutti i settori: così facendo non se ne esce più. E’ paradossale che ci siano società con a proprio carico pendenze della passata stagione e regolarmente iscritte a questo campionato. Vanno premiate i club virtuosi”.
E la questione “fideiussione Finworld”?Â
“Servirebbe maggiore trasparenza da parte di chi emette queste fideiussioni. Non sbagliano le società , è il sistema che ha delle falle. Occorrono riforme, ma le uniche che sono state fatte riguardano le squadre B e la fascia da capitano in A (ride, ndr). E’ come se il palazzo sta per crollare e noi pitturiamo le ringhiere…”
In tutto questo sono tanti i calciatori senza una squadra al momento…
“E’ una conseguenza di ciò che è accaduto in questi mesi. E sulla regola degli under aggiungerei che è a dir poco vergognosa ed antisportiva. Lo sport è competizione e meritocrazia. Le basi sono la forza, la rapidità , la tecnica: deve giocare chi è più pronto. E invece no, il sistema premia i giovani, che è anche giusto, a patto che siano bravi. Le società vanno alla ricerca del ‘valorizzato’ dalle squadre di A, perchè hanno un ritorno. Dalla D invece non si pesca più, perchè ci sono dei costi. Così le società di massima serie pescano dal dilettantismo per poi girare i ragazzi in prestito nelle serie minori. E’ come un cane che si morde la coda. Ed in tutto questo c’è gente che ha investito la propria vita sul calcio, padri di famiglia rimasti a casa”.Â
Chiudiamo con una considerazione sulla Reggina.Â
“Il direttore Taibi ha condotto un buon mercato, costruendo una squadra migliore rispetto all’anno scorso, che ha comunque fatto bene. L’arrivo di gente come Zibert, Conson, Maritato ed altri lascia intendere il valore della rosa. Credo che un piazzamento nella griglia play-off sia alla portata della Reggina, in una piazza blasonata e che merita di certo di tornare in palcoscenici più importanti”.Â
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