Il mercato da poco terminato, la voglia di far risplendere i colori amaranto. Massimo Taibi, direttore sportivo della Reggina, è “l’ospite della mezzanotte” di ReggioNelPallone.
Soddisfatto di questo mercato estivo?
Si, decisamente. Compatibilmente con il budget a disposizione, siamo convinti di aver costruito una buonissima squadra. Poi, sarà il campo a parlare…
Una squadra che ha alternative in ogni ruolo, con parecchi contratti biennali e triennali. Sono questi i dati più importanti?
Sono dati che testimoniano la volontà di costruire, di lasciare il segno. Ripeto, abbiamo fatto il massimo, senza mai perdere di vista il bilancio.
Rush finale con sorpresa: c’è chi sperava nella “ciliegina” in attacco, ed invece è arrivato uno scambio importante a centrocampo…
Sulla ciliegina si è fatta confusione. Per me la ciliegina in attacco è arrivata, e si chiama Sandomenico. Riguardo un’altra prima punta esperta, non potevo compromettere le finanze della società di fronte a richieste economiche che sono fuori portata.
Piena fiducia in Maritato e Viola, dunque…
Non vedo perché dovrebbe essere il contrario, discutere le loro qualità significa capire poco di calcio. E poi, non dimentichiamoci di Tassi: l’arrivo di questo giovane oggi passa quasi inosservato, ma lo seguivamo da tempo e vi assicuro che può darci una grossa mano…
Obiettivi centrati anche riguardo le uscite?
Direi di si. Da un lato abbiamo mandato alcuni giovani a farsi le ossa, dall’altro abbiamo accontentato la volontà di calciatori che rischiavano di non trovare lo spazio che volevano.
Come Sciamanna e Mezavilla?
Esatto. Due persone perbene, due grandi professionisti, ma almeno in partenza non sarebbero rientrati nell’undici titolare. Nel caso di Sciamanna tuttavia, ripeto che è stato il ragazzo a chiedere la cessione.
L’impressione, è che questa Reggina può davvero giocarsela con tutti…
L’obiettivo è quello, vogliamo riportare entusiasmo e passione e per far si che ciò avvenga lavoriamo tutti duramente dalla mattina alla sera.
Un mercato pieno di note positive, quale è invece il rimpianto di Massimo Taibi?
Ad inizio mercato mi è dispiaciuto non aver convinto Rolando Bianchi, ma in quel momento non se la sentiva di misurarsi con la serie C. Rimpianti veri e propri tuttavia non ne ho, sono felice della squadra allestita ed orgoglioso di non aver messo a repentaglio il bilancio del club.Â
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