Ha accettato di restare nonostante il declassamento, assieme al compagno Allen Agbogan: sei mesi a Reggio Calabria indimenticabili, giusto il tempo per innamorarsene. Tommaso Carnovali ha parlato ai microfoni della Gazzetta del Sud del campionato che aspetta la Viola e dai programmi dell’amministratore unico Aurelio Coppolino.
“Io e Allen siamo gli unici superstiti della scorsa stagione – esordisce – un’altra testimonianza dell’impegno e della voglia di indossare questa maglia. Sarà una bella ed emozionante sfida per tutti noi, non credo che la Serie B possa ridimensionare quella passione che lo scorso anno ci fece innamorare di questo club e dei nostri tifosi. Si riparte con delle idee e obiettivi molto importanti, non finalizzati solo a questa stagione ma su un progetto che ha una durata minima triennale. C’è tanta carne al fuoco, idee interessanti che valorizzerebbero ancora di più quello che è la Viola per Reggio ma anche per i tantissimi tifosi lontani dalla Calabria. Inizieremo domani per un mese di preparazione, prima di iniziare un campionato non facile. Nessuno pensi che la B sia meno impegnativa. Anzi questa sarebbe la nostra prima avversaria, la cosa che ci potrebbe mettere in difficoltà , perchè io personalmente è la prima volta che affronto un torneo di B”.Â
E sulla squadra Carnovali non ha dubbi: “E’ fatta dalla società in prevalenza, gli ultimi tre decimi di roster sono farina del sacco dell’allenatore. Penso sia nato un bel gruppo, con un quintetto variabile in base al tipo di squadra che andremo ad affrontare. Avere una base di otto titolari è fondamentale se vuoi arrivare in fondo, non ci sarà chi giocherà quaranta minuti ma ciascuno di noi diverrà protagonista nelle singole gare. Con coach Mecacci ci siamo confrontati telefonicamente per grandi linee e mi ha spiegato il suo modo di giocare anche se mi conosceva come avversario. Mi ha spiegato che avere una squadra lunga e competitiva è lo strumento per arrivare all’obiettivo delle fasi finali. Con Paesano e Fallucca ci siamo già incontrati in nazionale, con Alessandri abbiamo giocato a Treviglio, quindi sono molto contento di riaverlo accanto, è un tipo che mette energia e intensità e mette al primo posto la squadra. Poi Allen Agbogan ovviamente, con cui abbiamo condiviso la splendida cavalcata dello scorso anno. Nonostante la penalizzazione la ricorderemo sempre, rimane la recriminazione sulla disputa dei play-off in cui potevamo giocarcela con tutti. Forse solo Trieste era di un livello superiore”.Â
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