Ospite di RNP questa sera per la rubrica “A tu per tu” è Luca Urbani, agente FIFA e procuratore, profondo conoscitore del calcio italiano e del mercato, già intervenuto in passato ai nostri microfoni per vari approfondimenti.
Cosa ne pensa dell’organico amaranto ora completo al 99%?
“Confermo quanto detto nella mia ultima intervista, fatta quando ancora la squadra era un vero e proprio cantiere aperto. Penso che la Reggina può essere la mina vagante del girone C. Penso che il primo obiettivo in riva allo Stretto dovrà essere il mantenimento della categoria, senza magari i troppi patemi dell’anno scorso. Raggiunta la salvezza, il gruppo di Cevoli potrà togliersi secondo me delle belle soddisfazioni e non mi sorprenderei affatto di vedere gli amaranto fra le prime dieci, anzi…”
Cosa ne pensa del blocco dei ripescaggi in serie B, campionato passato ora a 19 squadre?
“Senza addentrarmi in questioni giuridiche, vado a sensazione, e dico che a pelle questo campionato così strutturato non mi piace. L’idea della squadra che riposa in quello che è, lo dicono i numeri, il campionato più difficile d’Europa, non mi convince più di tanto. La Serie B quest’anno nella forma assomiglierà molto ad una seconda Serie A, visto che per la prima volta avremo le stesse soste nei due maggiori campionati e le infinite quarantadue partite delle passate stagioni diminuiscono, quindi sicuramente si accorcia la forbice che divide playoff e playout. Tante novità , staremo a vedere.”Â
Come cambia il mercato con questa novità , soprattutto per le squadre beffate per un ripescaggio che sembrava ormai cosa fatta?
“Hanno sicuramente subito un gran bel danno. Pronte alla serie superiore, si sono adesso ritrovate in Lega Pro, dove il 98′ è un under e il 95′ un “vecchio”, a differenza della serie B dove dal 95′ in poi i giocatori vengono considerati under. Logico che il mercato in primis ne risentirà . In più oltre al danno la beffa visti i continui ricorsi nelle opportune sedi, che hanno tolto a queste società energie d’ogni tipo che potrebbero andare a gravare poi sulla costruzione della squadra.”
A distanza di un mese e mezzo, possiamo definirlo un vero e proprio “flop” quello delle squadre B?
“Si ma non mi soffermerei solo su questo aspetto, bensì più in generale sul malfunzionamento dell’intero sistema del calcio italiano. Diciamo che in un’estate così turbolenta, forse quello delle squadre B potrebbe essere il male minore. Sicuramente però aveva ragione chi chiedeva di aspettare un po’ di più prima di lanciare una rivoluzione del genere in Lega Pro, tanto che la sola Juventus B prenderà parte al prossimo campionato. L’unica cosa che ci resta da fare al riguardo è quella di testare l’esperimento con i giovani bianconeri.”
Simone Bellantone
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