Dalla Reggina ai maltesi della Valletta, prima di cimentarsi nel calcio dilettantistico calabrese. Pietro Marino, colpaccio estivo della ReggioMediterranea, è “l’ospite della mezzanotte” di RNP…
Come nasce la trattativa con la ReggioMediterranea?
Il primo a contattarmi è stato mister Iannì. Poi ho incontrato i dirigenti, ed ho capito subito che questa è una società modello, proprio come viene descritta..
Cosa ti porti dall’esperienza di Corigliano?
Un bel ricordo, visto che abbiamo vinto il campionato di Promozione. Per quanto eravamo forti, forse avremmo potuto vincere anche con meno sofferenza.
E riguardo i due anni a Lamezia? Ti aspettavi che la società avrebbe finito addirittura col non iscriversi in Eccellenza?
Diciamo che sono stati due anni particolari, l’ambiente era scosso dalla serie C persa per il calcioscommese. In serie D abbiamo sfiorato una salvezza miracolosa, visto che abbiamo giocato a lungo con la Juniores, mentre in Eccellenza avremmo potuto fare qualcosa di più.
Più di 30 presenze in B con la Reggina. Hai il rammarico per quello che poteva essere e non è stato?
Il rammarico è quello di aver sbagliato alcune scelte. Dopo un anno vissuto fuori rosa (2012/2013, ndr), sarei dovuto rimanere in Italia invece di andare a Malta, anche se quella maltese è stata un’esperienza positiva.
Dove può arrivare la ReggioMediterranea?
La società ci ha chiesto di migliorare quanto fatto lo scorso anno. Dal momento che si riparte da un sesto posto, l’obiettivo sono i playoff: non sarà facile, ma di sicuro ce la giocheremo con tutti.
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