Non un passo indietro. Nella serata di oggi, tramite un comunicato ufficiale, la Lega di B ha confermato quando dichiarato ieri dal proprio Presidente, Mauro Balata.
“La Lega B-si legge nella nota- comunica che i calendari del campionato Serie BKT 2018/19 saranno resi noti a Milano, nella sede di via Rosellini, lunedì alle ore 19 con l’organico previsto a 19 squadre. La Lega B, inoltre, si riserva ogni azione in ogni sede nei confronti di tutti coloro che si sono resi e si renderanno responsabili di condotte e comportamenti e azioni antigiuridiche, illegittime e pregiudizievoli nei confronti della Lega e/o delle società associate”.
Se le cose dovessero andare come vorrebbe la Lega B, si tratterebbe di una beffa enorme per le tre squadre in odore di ripescaggio, ovvero Catania, Novara e Siena. I rossazzurri tuttavia, la serie C non hanno proprio alcuna intenzione di farla, ed hanno annunciato una vera e propria battaglia già prima che arrivasse il sopracitato comunicato. A farsi carico della furia etnea, l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco, intervenuto in conferenza stampa da Roma.
“Le società di Serie B hanno chiesto di fare un campionato a 19 squadre- ha tuonato Lo Monaco- senza provvedere ai ripescaggi per completare l’organico in barba alle normative e alle regole. Un atteggiamento basato sul nulla, i ripescaggi sono un diritto in base alla normativa esistente. Quello che sta avvenendo è un golpe, che va contro quanto sostenuto dal presidente Figc Fabbricini non più tardi di una settimana fa. Qui si rischia di bloccare tutti i campionati a partire da quello di Serie C dove al momento le squadre che dovevano essere ripescate non sanno se saranno inserite nei gironi o meno”.
In caso di mancato ripescaggio dunque, il Catania preannuncia azioni legali, che stando a quanto detto il dirigente etneo verranno intraprese anche dagli altri club coinvolti in questa incredibile vicenda. “Noi per primi riterremo perseguibile la Figc e il commissario Fabbricini. Faremo tutto quello che c’è da fare, arriveremo a tutti i giudizi di questo mondo. Non ci fermeremo davanti a niente, andremo avanti su quattro procure diverse”.
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