Tra le svariate tematiche affrontate da Emanuele Belardi nel corso di Tutti Figli di Pianca, ce n’è una che merita un capitolo a parte. Oggetto della discussione, il clima “al vetriolo” che continua a respirarsi in determinati ambienti, a dispetto di un nuovo corso che punta a riconquistare la fiducia del popolo reggino ed a tornare a far risplendere i colori amaranto.
Anche in questo caso, nelle parole di Belardi c’è tutto l’ardore dei veri combattenti…
IL LAVORO E LE POLEMICHE…Qui si parla di passione, noi siamo tifosi nel vero senso della parola. Lavorare per la squadra per cui tifi è ancora più complicato, l’ho detto anche in conferenza. La responsabilità è grande, però io sono convinto che lavorare con trasparenza e con tenacia sia fondamentale. Ce la mettiamo tutta, oggi è fondamentale dare equilibrio e normalità alle cose, anche se purtroppo si polemizza su tutto. Accetto le polemiche anche se dentro di me magari soffro, ma sto zitto e vado avanti. Bisogna far parlare i fatti, oggi è più complicato del passato, ma sono convinto che chi lavora onestamente qualche risultato lo otterrà …
LITI CONTINUE: PERCHE’? A Reggio oggi c’è sfiducia, la gente è restia a tornare al campo in quanto bruciata da tanti anni di delusione. Sta a noi, nel tempo, mandare i messaggi per farli riavvicinare: non è facile, perché si è creata un’aria un pò complicata, io l’unica cosa che posso far capire è la voglia e la passione che ci stiamo mettendo tutti noi. Vogliamo fare le cose per bene, non sempre ci riusciamo ma c’è la grande onesta di volerlo fare. Abbiamo bisogno che i tifosi ci diano una mano, gli errori li facciamo tutti ma qui ci sono persone che da sole stanno tirando avanti il carro del professionismo. Ripeto, si è creato tanto astio: siamo arrivati al punto che, soprattutto sui social, litighiamo più tra di noi che con i tifosi del Messina, questo non riesco a capirlo ed è la cosa che mi dispiace di più, mi dispiace vedere due persone tifose della stessa maglia che litigano magari per alcune cose serie, ma anche per tante cazz…te.
IL CONCETTO DI REGGINA-C’è troppa gente che parla di Reggina, ma non sa realmente la Reggina da dove arriva, quale è stato il percorso, quali sono stati i sacrifici, chi ha lottato per la Reggina da sempre. C’è tanta gente che si riempie la bocca di questa parola, ma realmente siamo in pochi quelli che sappiamo cos’è la Reggina. Penso alla Reggina di quando sono arrivato io, con Geretto in panchina, quando mangiavamo alla mensa ferroviaria e non avevamo nemmeno i vestiti. Poi c’è stata anche la Reggina della serie A, io ne ho vissute tante di Reggina e nonostante tutto non mi permetto di dire che la Reggina è la mia, perché la Reggina è di tutti quanti noi tifosi. Poi c’è chi a volte di questa parola se ne prende la proprietà , ma non sa neanche di cosa parla.
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