Come il romanzo di Alexandre Dumas, sequel de “I tre moschettieri”, anche il Mondiale della Francia si potrebbe intitolare “Vent’anni dopo”. La nazionale di Didier Deschamps si aggiudica una spettacolare finale, battendo 4-2 un’indomita Croazia punita dagli episodi.
I balcanici giocano una partita fatta di corsa, pressing e combattività , ma già nel primo tempo si capisce che non è giornata: punizione tagliata di Griezmann e deviazione di Mandzukic che rende il pallone imprendibile per Subasic. La reazione croata è immediata e il pari arriva poco dopo, quando sugli sviluppi di una punizione, un gioco di sponde porta al tiro dal limite Perisic che trova l’angolino. Ma la giornata ‘No’ per la nazionale a scacchi prosegue poco dopo, quando un ingenuo tocco di mano in area porta l’arbitro ad assegnare un penalty con l’ausilio del VAR; sul dischetto va Griezmann che spiazza il portiere.
Nella ripresa assalto croato, ma alla prima occasione la Francia triplica con Pogba che da fuori area ci prova due volte, la seconda è quella vincente; croati alle corde, Mbappe ne approfitta con una bordata rasoterra che sorprende Subasic. La partita quasi si riapre per un errore di Lloris che regala il pallone a Mandzukic, il quale fissa sul 4-2 il punteggio che non cambierà più.
La Francia è campione del mondo dopo il titolo del ’98, dimostrando la bontà del progetto avviato alcune stagioni fa e che aveva già portato i Galletti alla finale dell’Europeo due anni fa, poi persa contro il Portogallo. Deschamps è il terzo a vincere sia da calciatore che da C.T., dopo Zagallo e Beckenbauer, il secondo ad averlo fatto da capitano. Per la Croazia un Mondiale straordinario e onorevole che porta i biancorossi al miglior piazzamento della loro storia.
Terzo posto per il Belgio, miglior piazzamento della storia anche per i Diavoli Rossi, che nella finale di consolazione hanno sconfitto l’Inghilterra per 2-0 con le reti di Meunier e Hazard; inglesi quarti come ventotto anni fa a Italia ’90.
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