Dopo Calvani, Benvenuti e Rossato, è il turno di Lorenzo Caroti, raggiunto questa sera dai microfono di RNP per discutere sulla stagione in neroarancio e del futuro che lo vedrà alla Remer Treviglio.Â
Il nuovo anno cestistico in casa Viola è partito proprio dalle conferme, ben cinque. Dopo una stagione iniziata da riserva nel ruolo di playmaker e terminata da titolare, hai avuto modo di mettere in mostra tutto il tuo repertorio, sopportando anche il peso di quella canotta…
“Reggio per me era una nuova avventura. Giunto qui come rincalzo di Marulli, complice il suo infortunio, ho avuto la possibilità di giocare con maggiore continuità e convincere il mister dei miei mezzi tecnici. Nell’annata da p0co conclusasi, poi, son partito da titolare in una squadra che voleva alzare l’asticella. Dopo qualche, preventivabile, difficoltà iniziale, direi che le cose sono andate per il verso giusto…”Â
Sul parquet dimostri qualche anno in più per astuzia e intelligenza cestistica, non comuni per un ragazzo di vent’anni. Questa tua dote, che spicca fra le tante altre, ti ha permesso fare tutta la trafila delle nazionali giovanili. Immagini un giorno di indossare quella dell’Italia maggiore?
“Me lo auguro, sarebbe un grandissimo onore. E’ il sogno più grande che ogni cestista penso possa avere. Riguardo la mia capacità , in campo, di affrontare la gara con sagacia e furbizia, credo sia una dote che non si allena, ma che si ha per natura”
La retrocessione in serie B dopo aver vinto praticamente ovunque. Cosa hai provato ?
“Tanto, tantissimo dispiacere. Abbiamo lavorato tutto l’anno per i play-off, per noi avrebbero rappresentato una vetrina importante. Vederli sfumare per responsabilità non imputabili a noi ci ha fatto davvero male…”
Torniamo indietro fino alla sentenza del CONI. Ipotizziamo la riammissione in A2, Caroti avrebbe continuato la sua avventura in neroarancio?
“Difficile da dire. Di sicuro avrei valutato questa opzione e qualora le ambizioni mie e della società fossero state compatibili sarei stato più che contento di restare in riva allo Stretto”.
Chiudiamo con una domanda sul tuo futuro: cosa provi nel ritrovare a Treviglio gente come Roberts e (forse) Taflaj?
 “Mi fa piacere ritrovare due validi compagni come Chris (Roberts, ndr) e Celo (Taflaj, ndr), anche se quest’ultimo firmerà a breve. Ho condiviso con loro un percorso dentro e fuori dal campo, costruendo un legame forte e che sono certo si cementificherà anche in questa stagione”.
Simone Bellantone
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