Primo, secondo, ed infine terzo ed ultimo grado di giudizio, quello del collegio di garanzia del Coni. Ma non è cambiato mai nulla. La Viola Reggio Calabria nella prossima stagione giocherà in serie B, adesso non ci sono più speranze. Ma proviamo a riavvolgere il nastro.
28 Marzo 2018, la Viola Reggio Calabria viene deferita. 9 aprile 2018. Al club neroarancio vengono inflitti 34 punti di penalizzazione, che a tre giornate dalla fine della regular season stanno a significare -2 punti in classifica e aritmetica retrocessione in Serie B. 16 Aprile 2018. Respinto il reclamo dei reggini, la Viola non potrà giocare quei playoff che sul parquet aveva strameritato.
Passano quasi 90 giorni da quel 28 Marzo, e l’ultima strada per essere ripesacati in Serie A2 si chiama Coni. 25 giugno, questo maledetto giorno è arrivato, l’incubo si è materializzato. Il ricorso neroarancio è respinto, ma inutile negarlo, la fumata nera era nell’aria. Bastavano già alcuni passaggi contenuti nella sentenza di primo grado, per capire che le possibilità di spuntarla in seconda battuta erano ridotte al lumicino. Prima di tutto questo, una vera e propria corsa verso lo smantellamento, cristallizzata nelle partenze di Fabi, Pacher, Calvani e Luise.
Quella Viola che aveva fatto innamorare nuovamente il suo pubblico, adesso non c’è più.. Quella Viola che andava a vincere a Siena, a Roma, a Scafati, e che fra le mura amiche batteva chiunque passasse dalle sue parti, adesso non c’è più. Un altro colpo durissimo per il “Mito Viola“. Un’icona della Reggio Calabria sportiva, martoriata proprio quando sembrava ad un passo dal risorgere. Un popolo, quello neroarancio, che si sente tradito da un episodio che, se la memoria non ci inganna, non si è mai verificato nel mondo della palla a spicchi. Il Coni lo ha ribadito, la sentenza parla nuovamente chiaro: la Viola retrocede per una doppia fideiussione falsa, o se preferite inesistente.
Ed ora che si fa ? Chi ha sbagliato dovrà farsi un esame di coscienza e prendersi le proprie responsabilità . Occorre resettare tutto e voltare pagina. Il prima possibile. Non si può essere puntualmente ogni anno convocati dalla FIP. Il basket a Reggio rinascerà , il cuore neroarancio non smetterà mai di battere. Ma il tutto deve avvenire su basi completamente diverse. Perché il “Mito Viola” non meritava un epilogo del genere. In attesa di capire quale sarà il futuro, non ci resta che concludere con la frase usata in questi giorni dai ragazzi del Total Kaos, una frase che dice tutto: “Qui dove è stata distrutta la storia, resta la poesia”…
Simone Bellantone
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