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Russia 2018: Top e Flop della 1^ giornata

Russia 2018: Top e Flop della 1^ giornata
Mondo Sport
20/06/2018 18:17 | A cura di Domenico Geria
I migliori e i peggiori del primo turno dei gironi eliminatori della rassegna iridata

Nella giornata di martedì 19 giugno si sono disputate le ultime gare della prima giornata del Mondiale di Russia 2018; mentre le prime nazionali affrontano già il loro secondo impegno e alcune tra queste scoprono il loro destino con una gara di anticipo, andiamo a ricordare chi si è distinto, nel e nel male, nel corso dei primi 90′.

I 5 FLOP della 1^ giornata

5° – Aziz Bouhaddouz (Marocco) – Per schiodare lo 0-0 contro l’Iran, il C.T. del Marocco Renard al 77′ manda in campo questo attaccante, militante nel St. Pauli, serie B tedesca; obiettivo riuscito al 95′, quando Bouhaddouz in bello stile di testa anticipa tutti e insacca il gol-partita. Peccato che il pallone provenisse dai piedi dell’iraniano Hajsafi e che la porta fosse quella sbagliata.

4° – David de Gea (Spagna) – Quando sei un portiere e di fronte ti trovi un calciatore come Cristiano Ronaldo, sai che difficilmente la tua porta rimarrà inviolata; e se il rigore e la punizione di CR7 erano fuori dalla portata dell’estremo difensore spagnolo, il tiro centrale e senza pretese scoccato al 44′ dal portoghese sarebbe stato facilmente parabile. Sarebbe, appunto.

3° – Difesa della Polonia – Fa male perdere una sfida alla portata come quella contro il Senegal, soprattutto se i gol te li fai praticamente da solo. Vada per lo sfortunato autogol di Cionek sul tiro di Gueye, ma il raddoppio senegalese è una collaborazione fantastica tra Krychowiak, Bednarek e Szczesny, con Niang che ringrazia sentitamente per il regalo.

2° – Germania – Che il Messico sarebbe stato avversario ostico per i campioni in carica, era prevedibile; un po’ meno lo era l’atteggiamento di una Germania priva di mordente e sotto tono, lontana parente di quella che lo stesso C.T. Low aveva portato sul tetto del mondo quattro anni or sono in Brasile.

1° – Lionel Messi e l’Argentina – Gradino alto del podio prevedibile, tra i flop della prima giornata. L’Albiceleste viene ‘murata’ da un’Islanda indomita, capace di trovare il pareggio immediato dopo il gol di Aguero; Messi ha la palla buona per riportare avanti la sua nazionale, ma si fa parare il rigore sotto lo sguardo sconcertato di Maradona, intestardendosi poi nel cercare di risolvere da solo il match, ma senza riuscirci. Le finali perse negli ultimi anni, la pressione di un Paese intero, il continuo accostamento con il Pibe de Oro e il duello a distanza con Ronaldo, tutti elementi che avranno certamente giocato un brutto scherzo alla Pulce.

I 5 TOP della 1^ giornata

5° – Russia – Esordio con il botto per la nazionale di casa, che travolge 5-0 un morbidissimo ostacolo chiamato Arabia Saudita; mattatore del match, il C.T. russo Cherchesov, il quale sostituisce l’infortunato Dzagoev con Cheryshev, e il nuovo entrato sigla una doppietta, poi manda in campo Dzyuba, il quale un minuto più tardi va a segno. Quando si dice ‘azzeccare i cambi’.

4° – Hannes Halldorsson e l’Islanda – Grande soddisfazione per il portiere islandese, che nella vita di tutti i giorni fa il regista, non con il pallone tra i piedi ma con la telecamera in mano: esordire al Mondiale parando un rigore a Messi, roba da raccontare ai nipotini. Ma è tutta l’Islanda a meritarsi l’elogio, con un pareggio raccolto grazie a quello che è parso un ‘catenaccio’ vecchia maniera; e se questi colossali iceberg umani si chiudono in difesa, passare diventa proibitivo un po’ per tutti.

3° – Belgio – C’era grande attesa per vedere all’opera il Belgio, il quale non ha deluso le attese superando la nazionale di Panama comunque caparbia e coraggiosa, capace di portare sullo 0-0 la sfida fino al riposo. La magia di Mertens ad inizio ripresa ha fatto crollare il muro panamense, abbattuto definitivamente dalla doppietta di Lukaku. Oltre la qualità dei singoli, la nazionale belga ha mostrato un bel gioco corale e molteplici soluzioni, candidandosi ad essere una grossa e pericolosa mina vagante; si attende la controprova con avversari di maggior livello.

2° – Harry Kane (Inghilterra) – L’Inghilterra tutta deve dire grazie al suo formidabile centravanti se è riuscita a portare a casa la vittoria in extremis contro la Tunisia; il bomber del Tottenham ha siglato due gol pesantissimi, in particolare il secondo al 91′ valso il successo. Il vantaggio, un classico gol ‘di rapina’ dopo la respinta del portiere; il raddoppio, una frustata di testa praticamente da fermo, piedi ben saldi a terra e i muscoli del collo a sprigionare una forza inaudita.

1° – Cristiano Ronaldo (Portogallo) – Poco da dire al riguardo: la partita contro la Spagna è stata praticamente un Ronaldo vs. Furie Rosse, con il risultato finale di 3-3 a dire tutto e anche di più. Freddo nel segnare il rigore, fortunato sul ‘regalo’ di de Gea, preciso e potente nel realizzare la rete su punizione a pochi minuti dal termine, una responsabilità pesante sulle spalle di un calciatore che non finirà mai di stupire. Se il resto del Portogallo alza il livello del proprio gioco, allora CR7 potrebbe bissare la vittoria degli Europei del 2016.

Menzione speciale – Oscar Tabarez – L’esultanza per il gol-vittoria al 90′ da parte del C.T. dell’Uruguay ha commosso il mondo intero. Il Maestro del calcio uruguaiano, costretto da una malattia (chiamata sindrome di Guillain-Barrè e che colpisce il sistema nervoso) a muoversi con l’ausilio della sedia a rotelle o di un bastone, al momento del gol si è alzato dalla panchina, esultando con gesti lenti ma senza l’aiuto di niente e nessuno. La voglia di festeggiare quel gol è stata più forte di qualunque dolore fisico. Emozioni uniche.

Domenico Geria
Collaboratore di ReggioNelPallone.it

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