La situazione in casa Viola precipita sempre di più giorno dopo giorno. Il prolungato silenzio da parte della società , inattiva sul proprio sito web da quasi due mesi, non lascia ben sperare. Anzi. Non resta che attendere la sentenza del Coni fissata per giorno 25 giugno, ultimo atto prima di scoprire quale sarà il destino di questa squadra. Certo, l’umore che si respira in città non è dei migliori, pochissime le chance di rivedere nuovamente la compagine neroarancio in A2.
Nel frattempo, è giunto il momento degli addii. Il primo, probabilmente il più doloroso di tutti, ha visto coach Calvani, fautore di un’autentica impresa sportiva quest’anno qui in riva allo Stretto, salutare Reggio per accasarsi a Scafati, insieme ad un altro protagonista come Riccardo Rossato. Caroti e Capitan Fabi sembrerebbero in procinto di volare a Siena, di sicuro non rivedremo in maglia neroarancio nemmeno Carnovali e Benvenuti così come Celis Taflaj, che ha rescisso il contratto. Tante partenza, tutte prevedibili quanto dolorose. A prescindere da quale sarà il futuro di questa Viola, una cosa è certa: si riparte da zero. Tutto completamente da rifare, partendo naturalmente dai vertici.
Monastero si è dimesso da presidente lasciando la carica momentaneamente vacante. Il destino della squadra pende quindi tutto sulle spalle del patron Muscolino, anche se la sua posizione è ancora da definire. Il suo ultimo intervento pubblico risale all’ultima giornata di campionato in casa contro Napoli, dove l’imprenditore di Gioia Tauro aveva affermato di credere fermamente nel ripescaggio in A2 e che il progetto sarebbe dovuto proseguire. Le cose col tempo sono degenerate drasticamente, c’è poco spazio adesso per i sogni e le speranze.
Il patron ha chiesto più volte l’ausilio dall’esterno, affinché qualcuno possa affiancarlo in maniera adeguata: resta da scoprire se la sua intenzione è effettivamente quella di restare al timone del club o se punta a lasciare definitivamente le redini dopo otto intensi anni. Anche lui probabilmente attende questo fatidico 25 giugno, prima di schiarirsi le idee una volta per tutte.
A Muscolino va il grande merito di aver fatto risorgere la Viola, riportandola in alto, nelle categorie più consone al blasone di questa gloriosa squadra, con grande entusiasmo di un popolo che vive per questi colori. All’orizzonte si profila un nuovo anno zero, l’ennesimo all’interno della gloriosa storia neroarancio. La fine non è mai arrivata, probabilmente non resta che attendere un nuovo inizio.
Marco Iurato
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