C’è sempre una prima volta, sia nei trionfi che nelle sconfitte. Dopo tre promozioni di fila ed un ottimo campionato al debutto in Prima Categoria, Ciccio Api quest’anno ha conosciuto col Ravagnese il primo esonero della sua carriera di allenatore. Il giovane tecnico reggino, è l’ospite della mezzanotte di RNP.
Dopo quattro anni strepitosi, è arrivato il primo esonero della tua carriera. Cosa non ha funzionato?
Diciamo che da dicembre in poi è andato male un pò tutto. Lo scorso anno siamo arrivati quinti da matricola, probabilmente non se lo sarebbe aspettato nessuno. Quest’anno siamo ripartiti con grandissime ambizioni, ma oltre a noi c’erano almeno altre sei squadre che puntavano in alto.
Quali sono le maggiori responsabilità che ti attribuisci?
Forse ho dato troppa fiducia a qualcuno, una fiducia che non è stata ripagata. In ogni caso, mi conoscete, e sapete che anche da calciatore ci ho sempre messo la faccia: lo faccio pure stavolta, voglio tutelare i ragazzi e mi prendo tutte le responsabilità , ma credo sia giusto che qualche colpa se la prendano anche altri, visto che il mio allontanamento non è servito.
Come si vive un esonero?
Sono sincero, l’ho vissuto malissimo, perché ero e sono convinto che con me il Ravagnese sarebbe arrivato ai playoff, raggiungendo l’obiettivo chiestomi ad inizio stagione. Dopo la sconfitta contro l’Archi si è rotto qualcosa a livello di rapporti e di equilibri, forse l’essere stati primi o secondi fino a dicembre aveva creato troppe aspettative.Â
Restando al girone D, chi ti ha colpito di più e chi invece ti ha deluso?
Se il Città di Rosarno ha vinto il campionato e l’Archi i playoff, vuol dire che sono state le squadre ad avere quel qualcosa in più. Il campionato è stato comunque bellissimo, visto che si è risolto all’ultima giornata. Riguardo la delusione, dico innanzitutto Ciccio Api, e poi il Ravagnese…
Oltre a quella del Ravagnese, quest’anno tra i dilettanti reggini sono saltate tante panchine, un pò come succede tra i professionisti…
E’ vero, i numeri parlano chiaro. In generale, diciamo che a volte c’è la pazienza di aspettare ed altre volte no. In alcuni casi la pazienza paga, vedi Città di Rosarno ed Archi che hanno blindato i loro tecnici anche nei periodi un pò complicati. A volte invece il cambio serve a dare la scossa, vedi la Scillese che dopo aver cambiato allenatore ha fatto una grande rimonta. Nel mio caso, mi dispiace che l’esonero sia arrivato al primo vero momento di difficoltà …
Il futuro di Ciccio Api?
Ho tanta voglia di rimettermi in gioco, due mesi negativi non possono cancellare tre promozioni consecutive in cinque anni di carriera. I contatti, sono più di uno: in Seconda e Prima Categoria parliamo di club che puntano a vincere, ma c’è anche la possibilità di allenare in Promozione. L’importante sarà il progetto, altrimenti vorrà dire che passerò i week end a guardarmi le partite su Sky… (sorride, ndr).
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