Poca chiarezza intorno alla nuova proposta del subcomissario della FIGC Alessandro Costacurta. Le squadre B potrebbero diventare la realtà del nostro campionato di Serie C già dalla prossima stagione. Non tutti però sono convinti della bontà di questa iniziativa. L’ex calciatore amaranto, Massimo Mariotto, ora direttore sportivo, non è ottimista riguardo il buon funzionamento di questo progetto. Anche a lui abbiamo chiesto, cosa ne pensano gli addetti ai lavori?
Ecco le parole dell’ex ds del Monopoli, ai microfoni di RNP.
“E’ un’idea che potrebbe funzionare, però va studiata a fondo e nei minimi particolari. Per come è articolata in questo momento, secondo me non ha molto senso. Il senso principale della Serie C è quello di sfornare giovani talenti che dopo buone prestazioni in quel campionato sono a disposizione delle categorie superiori. I fallimenti degli ultimi anni sono la dimostrazione che questa funzione non è stata messa in pratica. Se le società hanno difficoltà economiche è logico che bisogna diminuire i costi, ma purtroppo i calciatori con qualche anno in più hanno già degli stipendi insostenibili per i club di C. Inserire le seconde squadre dei grandi club, secondo me, non sistemerà la situazione. La grande maggioranza delle squadre di C non ha settore giovanile, c’è poco da girarci intorno. Un ragazzo della Berretti non è paragonabile ad un giovane della Primavera, conseguenza del fatto che mancano le strutture adeguate e mancano le idee. Vorrei capire quindi, quali sono i benefici dell’inserimento di queste squadre B, che secondo me andrebbero solo ad impoverire un sistema calcio già in difficoltà . Probabilmente si sta cercando di sviluppare il settore giovanile delle squadre di C, ma senza risorse questo diventa impossibile. Si fatica a pagare gli stipendi della prima squadra, figuriamoci a gestire un settore giovanile. Sento tanto parlare di settore giovanile, ma di fatto nessuno si impegna a riguardo. All’estero il sistema funziona perchè si mette in atto adirittura dagli asili: ai bambini di diciotto mesi vengono messe a disposizione strutture, personale qualificato con nutrizionisti e psicologi. Noi siamo indietro anni luce, soprattutto come mentalità . Non sono molto ottimista, non vedo come possiamo ridurre questo gap. Si continua a parlare di sciocchezze ed a girarci intorno. Bisogna partire dalle scuole e dagli asili, così come fanno all’estero dove il sistema funziona alla grande. Del resto Darwin diceva:”L’uso sviluppa, il disuso atrofizza.”, questo è il mio pensiero.”
Giovanni IracÃ
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