Una salvezza con la Viola l’anno scorso che sembrava insperata. Sulla panchina neroarancio sedeva Domenico Bolignano, passato da vice a head coach dopo l’esonero di Antonio Paternoster. Coach ci racconti quello straordinario finale di stagione.Â
“Nel momento in cui c’è stata la chiamata da parte della società non ti nascondo che nonostante le tante difficoltà che stavamo attraversando in quel periodo non ci ho pensato due volte. Ho messo da parte il complicato calendario che ci aspettava, la poco felice posizione in classifica, la possibilità di avere dei punti di penalizzazione che poi tra l’altro abbiamo avuto e ho deciso subito di accettare questa sfida perchè per me era intanto una forma di riscatto personale dopo una stagione fallimentare in serie B nelle annate precedenti. Ed oltre a ciò, la Viola è sempre la squadra della mia città e non mi potevo tirare indietro, soprattutto vista la particolare situazione che stavamo andando ad affrontare. Avevo un gruppo davanti a me che comunque non aveva mai mollato nel corso della stagione, quindi c’era da sistemare qualcosa sotto il punto di vista motivazionale e aumentare le responsabilità individuali di ognuno dei miei ragazzi, oltre a cambiare infine delle situazioni tecniche che forse erano più appropriate per quel gruppo e che ci hanno poi aiutato a centrare la difficile missione salvezza.”
La nota stonata “fideiussone” ha scosso quest anno un po’ tutto l’ambiente neroarancio, con la Viola che è passata da un quarto posto meritato sul campo alla retrocessione in serie B dopo i 34 punti di penalizzazione. Cosa ti aspetti del giudizio del Coni?
“Non conosco nel dettaglio la situazione, ma è ovvio che da reggino, dunque da tifoso neroarancio e da uomo Viola, mi auguro ci sia un ribaltone da parte del Coni. Non so quante probabilità ci siano, ma mi vien difficile pensare ad una piazza come Reggio Calabria lontana da palcoscenici importanti come l’A2. Nel caso di esito negativo mi viene esclusivamente da dire che bisogna provare a tener duro e ricostruire un qualcosa che secondo me è parte integrante di questa città . Come il corso Garibaldi è la strada principale della città , allo stesso modo non può esistere una Reggio Calabria senza la Viola.”
Dalla Calabria al Piemonte, ma il destino ha voluto che di mezzo ci fossero ancora i colori neroarancio. Quest anno firmi in serie B con il Gessi Basket Valsesia. Partiti inizialmente con l’obiettivo salvezza, arrivano un po’ a sorpresa i playoff con il sesto posto sul campo. Quarti di finale contro Vicenza, terza nel girone B, andati alla grandissima. Nel vostro cammino arriva ora Firenze, seconda forza del vostro girone. Ci faccia un riassunto della sua straordinaria stagione vissuta quest’anno a Borgosesia.Â
“Nel momento in cui la Viola aveva deciso di non proseguire il rapporto con me, ecco arrivare questa nuova occasione. Sono ripartito da una categoria più bassa, ma comunque in un campionato ricco di giovani giocatori italiani e tuttavia affascinante. Mi sono ritrovato in questa piccola città di 12.000 abitanti che da quattro anni a questa parte ha avviato questa nuova realtà di pallacanestro in serie B. Gli obiettivi di inizio anno erano quelli di salvarsi provando a non passare dal playout, ma ecco che invece già dalla prima giornata, dove siamo andati a vincere fuori casa contro una squadra accreditata al salto di categoria come Milano, capiamo che forse potevamo essere la mina vagante di questo campionato, continuando a fare nel corso della stagione regolare tante altre piccole imprese. E così è stato; nonostante i tanti problemi d’organico, dove addirittura abbiamo avuto ben due giocatori con crociati rotti, quella brutta squadraccia che era inserita dagli addetti ai lavori in estate nella griglia playout, si è ritrovata a maggio poi come in un bel sogno in semifinale playoff contro Firenze. A proposito di questa sfida, non dobbiamo dimenticarci da dove siamo partiti. Noi siamo sempre quella piccola squadretta, che però ora non ha nulla da perdere e vuole continuare a sognare. Proveremo a cavalcare questo nostro momento entusiasmante e cercheremo di emergere e superarci anche in questa tostissima serie.”
Coach giochiamo un po’ con questa nuova dimensione in cui si è catapultato, il campionato di serie B. Proviamo a formare un quintetto di giocatori sul quale lei scommetterebbe ad occhi chiusi per questo campionato e a pronosticare le quattro squadre che prenderanno parte alle final four e che sono dunque maggiormente accreditate al salto di categoria.
“Le squadre più accreditate al salto di categoria sono per me Cento, San Severo, Omegna e Palestrina. Questo è il quartetto che secondo me si darà battaglia alle final four. Se dovessi invece formare un ipotetico quintetto con i giocatori che disputano la serie B, non avrei alcun dubbio. Punterei ad occhi chiusi sul mio quintetto, sui miei ragazzi, uno per uno, nessuno escluso. A Borgosesia mi trovo benissimo e sono molto fiero di allenare un gruppo così affiatato, che mi ha seguito dal primo giorno. La mia squadra è formata da giocatori che magari non conosce nessuno, ma vi posso assicurare che questi ragazzi quando arriva il momento di scendere in campo ci mettono sempre tanto cuore e passione, dimostrando di potersela giocare un pò con chiunque. Per questi motivi non scambierei mai nessuno dei miei “sconosciuti ragazzacci” per qualsiasi altro giocatore della serie B.”
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