Piacevole chiacchierata in compagnia di Giuseppe Schiraldi, agente Fifa, discutendo sul girone C di serie C e l’entusiasmante lotta per la promozione: tra considerazioni e proposte, segnalando qualche nome per il futuro più prossimo…
Cominciamo dalla stagione della Reggina: come giudica il cammino degli amaranto?Â
“Alla fine si è raggiunto ciò a cui si ambiva: la salvezza in terza serie. Non è mai facile uscire da periodi difficili come quelli che ha attraversato la squadra calabrese, ma considerando la rosa così giovane e i problemi avuti in termini di risultati, l’obiettivo raggiunto assume un valore particolare”.Â
Due giornate alla fine del campionato di Serie C, i primi verdetti sono già stati emessi: Lecce ad un passo dalla B, Akragas in D, Paganese e Racing Fondi che, con ogni probabilità , si andranno a contendere la permanenza in terza serie. Si attendeva un epilogo simile?Â
“Il Lecce credo fosse tra le maggiori accreditate al salto di categoria, appartenendo a quel ‘gruppo’ ristretto di testa che si sono poi contesi la promozione. Attenzione, però, a sottovalutare la gara di domenica. Si tratta senza ombra di dubbio della più importante degli ultimi anni, ma la Paganese arriverà al Via del Mare non per fare la comparsa nella festa dei pugliesi. C’è una posizione ‘privilegiata’ da difendere nella griglia play-out e che garantirebbe agli azzurrostellati di poter disporre di due risultati su tre in entrambe le sfide. La spinta del pubblico sarà decisiva e mi auguro per il Lecce che il campionato possano chiuderlo già domenica. Sarebbe il coronamento di una stagione quasi perfetta, dove tutte le componenti hanno dato il massimo. Liverani? Ha svolto un lavoro egregio, le sue qualità non le scopriamo di certo oggi. Vorrei fare una menzione speciale per Andrea Saraniti. Un ragazzo che si è guadagnato sul campo con il sacrificio ed il sudore questo sogno che sta vivendo ed un attaccante che, per caratteristiche fisiche e tecniche, non ha nulla da invidiare a nessuno”.Â
In un ipotetico spareggio play-out, per l’appunto, tra Paganese e Racing Fondi, chi, a suo avviso, parte con i favori del pronostico?Â
“Da laziale nutro simpatia nei confronti della compagine del presidente Antonio Pezone, una persona seria e competente che crede fermamente negli investimenti che ha fatto per la sua squadra. Ha raccolto una squadra sull’orlo del baratro, ristrutturando il centro sportivo e costruendo una bella realtà . La squadra, almeno sulla carta, era stata allestita per disputare un campionato ben diverso. Purtroppo, però, bisogna fare i conti con il campo e delle volte il verdetto è differente. Delle responsabilità ci sono, ciò che mi sorprende è che un tecnico del calibro di Sanderra non sia riuscito ad incidere. Sicuramente non è facile calarsi in una realtà della quale si conosce ben poco nel corso della stagione, Luise però ha ridato agonismo e consapevolezza ai suoi ragazzi. In questi casi direi dunque che entrambe hanno il 50% delle possibilità di conquistare la permanenza”.Â
Come ogni anno il campionato di Serie C lascia spazio a “squadre-rivelazione”, che, contrariamente a quanto era lecito attendersi, si spingono oltre quello che è l’obiettivo tracciato dalla società . Chi l’ha sorpresa di più?Â
“Credo che il Renate di inizio stagione ha lasciato un po’ tutti di stucco per ritmo e organizzazione rispetto ad un budget ridotto. Oggi, a 180 minuti dalla fine, posso dire che il cammino dell’Alessandria dall’avvento di Marcolini ha preso una piega completamente diversa. Ha vinto la Coppa Italia contro un’ottima Viterbese e ai play-off dirà sicuramente la sua. Sembrava si trattasse dell’ennesima stagione deludente ed invece sta chiudendo la regular season in crescendo. Questo non può che essere un vantaggio, essendo arrivati ad un punto dove le gambe iniziano a diventare pesanti e l’aspetto psicologico può diventare decisivo…”
Se dovesse fare un nome per il futuro?Â
“Di ragazzi validi nel campionato di Serie C ce ne sono davvero tanti. Penso a Luca Baldassini, mezz’ala classe ’94 della Viterbese, o a Fabio Gerli, che per il ruolo che riveste in una società che punta al vertice come il Siena è davvero importante. C’è anche Yuri Senesi, attaccante del 1997 in forza all’Olbia, giustiziere del Livorno prima di subire un infortunio. Ha forza ed esplosività nelle gambe, bravo a giocare nel breve e ad attaccare la profondità . Spero di non fare un torto a nessuno parlando solo di questi calciatori, non per demeriti ma perchè sono i primi esempi che mi vengono in mente”.
La scelta delle squadre di pescare dai settori giovanili di squadre più “importanti” è, a suo modo di vedere, azzeccata?
“Andrebbe riformato l’intero discorso valorizzazione, perchè così facendo chi è maggiormente penalizzato sono i calciatori delle serie minori. Perché è sicuramente vero che tanti, validissimi ragazzi che provengono dalle giovanili di A e B, impattano bene con un campionato ‘pro’ e mettono da subito in luce le proprie qualità , ma è anche oggettivo che ci sono dei giovani che ancora non sono pronti per un salto del genere. La D, invece, dimostra di avere tantissimi ‘under’ potenzialmente titolari in compagini di serie C, ma la spesa, netta e lorda, che la società acquirente deve sostenere, porta quest’ultima ad essere in perdita. Prendendo in prestito, invece, un calciatore da un altro settore giovanile, il costo è zero ed anzi si va incontro a profitti con la legge Melandri. Ciò che si perde di vista, però, è la qualità e un’eventuale plusvalenza che in futuro potrebbe giovare, e parecchio, alle casse delle società di terza serie”.Â
Vista la complessità della formula per gli spareggi play-off, chi vede favorito per la promozione?
“Partendo dal presupposto che sono contrario ai play-off dopo una stagione in cui si gioca per 8/9 mesi. I risultati devono essere raccolti al termine del campionato e non in gare secche che potrebbero capovolgere quello che la classifica al termine della regular season aveva sentenziato. E’ un terno al lotto, ma vedo favorite le due siciliane, Trapani e Catania, con quest’ultima che vorrà rifarsi sicuramente dopo aver corso l’ultimo chilometro e non aver tagliato il traguardo. L’Alessandria può essere una possibile candidata, mentre come outsider vedo la Sambenedettese, con un buon roster e un pubblico importante”.Â
Le chiedo, in chiusura, un pensiero su Jacopo Sciamanna, laziale come lei.Â
“Sciamanna è un giocatore che, senza l’infortunio che lo ha tormentato per sei mesi, avrebbe potuto tranquillamente raggiungere la doppia cifra. E’ il classico esempio di giocatori pescati dai campionati dilettantistici, ma con i quali c’entrano poco o nulla. Penso a Polidori stesso o al Carpi dell’ex ds Giuntoli, che ha battuto la strada per un nuovo modo per fare mercato. Chi gioca nelle serie minori non per forza è qualitativamente più scarso, anzi…”
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