Tutta la rabbia della Viola Reggio Calabria, che finalmente rompe il prolungato silenzio con un forte comunicato in cui ribadisce ulteriormente la volontà di andare fino in fondo in questa scomoda e delicata faccenda. Ecco il pensiero del club neroarancio, riportato dal sito ufficiale.
“Non sarà la nostra ultima partita”. Non può esserlo per la storia della Viola Reggio Calabria, non può essere – specialmente – in un momento così estremamente delicato. Un terzo posto ottenuto sul campo, partita dopo partita, frutto del sudore e della bravura di società, staff tecnico e squadra orgogliosi del lavoro svolto. Davanti a tutto questo la Viola Reggio Calabria non si ferma e non si fermerà, consapevole di aver subito un torto smisurato.
Con tutte le nostre forze e con la fiducia risposta nella giustizia sportiva, in attesa di avviare il ricorso presso la Corte di Garanzia del Coni, la società deve doverosamente ringraziare tutte le Istituzioni che in questi giorni hanno mostrato vicinanza, solidarietà e concreta attività di sostegno alla causa neroarancio.
Ci preme sottolineare la sensibilità dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, in particolare del sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà. Al nostro fianco anche il Presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero, il quale, insignito proprio oggi del Sangiorgino D’Oro, massima onorificenza cittadina, ha voluto vivere dal vivo l’ultima gara stagionale presenziando ieri al PalaCalafiore, in una partita dal forte valore emotivo. Ringraziamo anche il senatore della Repubblica, Marco Siclari, il quale, dopo aver incontrato più volte i dirigenti neroarancio, quotidianamente sta impiegando il proprio tempo e le proprio forze per essere al fianco della Viola per darle un aiuto concreto da uomo delle Istituzioni e da figlio della nostra terra.
A loro e ai nostri tifosi, dei quali capiamo la rabbia e la delusione, insieme a quanti hanno messo tutte le loro forze per raggiungere un risultato sportivamente straordinario va il nostro ringraziamento. Non ci fermeremo. Quì non si muore mai. Lo dobbiamo alla storia del Viola e alla dignità della nostra Città.”
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