Sciamanna e Provenzano: la Reggina stende l’Akragas ed è salva. Gli amaranto raccolgono un successo vitale e salgono a +7 sulla Paganese, chiudendo ogni discorso sulla permanenza in categoria. Finisce tra gli applausi del Granillo una stagione che ha riservato momenti assai opachi ma – c’è da augurarsi – necessaria per ripartire con spirito e ambizioni diverse. Il traguardo imprescindibile e necessario per programmare un futuro diverso è stato raggiunto: da domani è necessario voltare pagina per restituire a questa maglia e a questa città entusiasmo e identificazione che meritano.
LA GARA – Decisivo il blitz della squadra dello Stretto in casa del Bisceglie la scorsa settimana. Lo scivolone della Paganese, sconfitta in casa dalla Leonzio, offre l’assist alla Reggina: vincere, per raggiungere la salvezza aritmetica. Tra gli amaranto e l’obiettivo stagionale c’è l’Akragas, ultimo, già retrocesso e pluripenalizzato, da affrontare tra le mura amiche. Nelle ultime 29 partite i siciliani hanno raccolto una sola vittoria, gentile omaggio di un’inguardabile Reggina nella gara d’andata, e appena 8 punti. Al Granillo peraltro l’Akragas si presenta imbottito di giovanissimi della Beretti – un classe ’99 e due nati nel 2000 dal primo minuto – oltre a due classe ’97. Un’occasione irripetibile, insomma, per mettere in archivio il campionato, mantenere la categoria e sperare in un futuro migliore.
Maurizi sceglie l’ormai consueto 3-5-2, con la mediana esperta formata dagli ultratrentenni La Camera, Mezavilla e Giuffrida. Davanti, rinuncia obbligata all’infortunato Bianchimano: c’è la coppia Sparacello-Sciamanna. La gara, francamente, dice poco per oltre mezzora. Troppo acerbo l’Akragas che – pur contando su giocatori di spessore per la categoria come Zibert e Sanseverino e battendosi con dignità – è troppo leggero per impostare una partita d’attacco e troppo fragile per contenere le offensive avversarie. Gli amaranto alzano appena il ritmo negli ultimi 10′ della prima frazione e sfiorano il gol con Pasqualoni (super intervento di Lo Monaco a dire di no) e due volte con Ferrani, lo trovano al 40′ quando La Camera verticalizza per Sparacello che si produce in un assist di pregevole sensibilità sfruttato al meglio da Sciamanna che gonfia la rete.
Sbloccato il risultato, la partita diventa una formalità . L’Akragas non si fa vivo dalle parti di Cucchietti se non con un destro a lato di Pastore, la Reggina amministra la gara nella ripresa senza sforzi. Ritmi bassissimi, pochissimi contenuti, c’è bisogno del colpo di grazia per non temere la beffa finale. Arriva al 78′. Maurizi ha appena lanciato nella mischia Provenzano e Tulissi per La Camera (ottimo) e il match-winner Sciamanna: sono i due neo-entrati a confezionare il raddoppio, firmato dall’ex centrocampista del Cuneo che firma la sua prima rete in amaranto e chiude la gara.
C’è ancora spazio per una bella azione personale di Tulissi contenuta da Lo Monaco e un colpo di testa di Mezavilla. Poco conta. La Reggina vince ed è salva. Raggiunto l’obiettivo minimo (e contemporaneamente massimo) cui gli amaranto potessero ambire, lo sguardo si rivolge al futuro. Sulle tribune del Granillo era oggi accomodato Massimo Taibi, serio candidato alla poltrona di DS per il prossimo campionato. Una stagione, quella che verrà , che dovrà necessariamente prevedere uno scenario diverso per il club, sottraendolo al rischio anonimato che sta lambendo ormai da tanto, troppo tempo.
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