Ennesima vittoria tra le mura amiche per una Viola Reggio Calabria che termina così la propria stagione tra gli abbracci ed i ringraziamenti di una tifoseria che difficilmente dimenticherà l’impresa sportiva che questo gruppo ha meritatamente compiuto sul campo e che niente e nessuno potrà mai vanificare. Sconfitta Napoli per 92-76.
Partenza molto soft al PalaCalfiore, con entrambe le squadre che iniziano subito a sparare dall’arco con alternata fortuna. Clima da amichevole e difese molto soft, quando ci pensano Baldassarre e Roberts ad animare la contesa con una giocata da show-time NBA. L’equilibrio regna comunque sovrano, col tabellone che scrive 12-12 al giro di boa della prima frazione. Primo vantaggio napoletano sul 16-17 grazie alle giocate di un imprendibile Turner, già in doppia cifra dopo sei minuti di gioco. Viola che appare un po’ appannata e troppo dipendente dal tiro da 3, con Roberts che continua a litigare col ferro. La differenza di qualità tra le due squadre è però troppo evidente, e la Viola in un amen firma un break di 5-0 con cui chiude il primo quarto in vantaggio per 23-19.
Neroarancio che sembrano essersi svegliati definitivamente e, grazie all’apporto di un positivo Taflaj, volano sul più sette per il massimo vantaggio di giornata (28-21). Napoli prova a rientrare in partita grazie alla zona, ma il “cecchino” Carnovali ne approfitta per sparare una tripla che costringe coach Trojano a chiamare time-out. Vantaggio reggino in doppia cifra e parziale aperto di 10-2, con cui Fabi e compagni sembrano aver finalmente messo le mani sulla partita. I partenopei però sono duri a morire e propiziano un contro-parziale di 8-2 tutto a firma USA con Thomas e Turner, rientrando in contatto a meno 4 sul 37-33. La tripla di Caroti sembra aver riportato l’inerzia del match in favore dei locali, ma il finale di quarto è tutto per gli ospiti. Parziale di 5-0 per gli uomini di Trojano, che possono andare a riposo sotto solo di 3 lunghezze, con il tabellone che scrive 44-41. Viola molto altalenante e poco cinica.
Ancora equilibrio al PalaCalfiore alla ripresa dei giochi, mani fredde e molti errori da una parte e dall’altra. Prova Baldassarre a dare una scossa, realizzando un gioco da tre punti che vale il più sei per i neroarancio. Napoli si fa trovare presente grazie all’energia e all’esplosività di un super Mascolo, ma è ancora Baldassarre a fare pentole e coperchi nella metà campo offensiva. Il parziale di 17-8 sorride agli uomini di Calvani, che tornano finalmente oltre la doppia cifra di vantaggio (61-51 al 29′). Dopo una serie di errori dall’arco, Rossato e Caroti trovano finalmente le giuste misure e la Viola può chiudere la terza frazione con un rassicurante vantaggio di 13 lunghezze, sul 66-53. Premiata alla lunga la maggiore qualità del roster di Calvani, con Napoli costretta a mandare in campo i giovanissimi Zollo, Gallo, Puoti e Bordi per tentare di allungare un po’ le rotazioni.
Partita assolutamente in controllo ed il favoloso pubblico reggino ne approfitta per regalare un standing-ovation da brividi ai propri beniamini, quando manca un intero quarto da giocare, l’ultimo di una stagione che difficilmente verrà dimenticata qui in riva allo stretto. Il match, comunque, va giocato fino in fondo. E proprio quando tutto sembrava finito, Napoli fa nuovamente capolino con un parziale di 12-6 con cui prova a rientrare sul meno 9 dopo il massimo vantaggio reggino di 15 lunghezze. Ma è tutto fumo negli occhi. La Viola amministra senza troppi patemi i minuti finali di una partita condotta senza mai spingere più di tanto sull’acceleratore. Applausi a scena aperta per tutti, tra la commozione generale. Termina 92-76.
Marco Iurato
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