Cucchietti 6,5: l’impressione è che sul tiro di Risolo, comunque potente e ben calibrato, il portiere amaranto sia partito con qualche istante di ritardo. Provvidenziale nella ripresa, quando con due/tre interventi salva un risultato preziosissimo.
Laezza 6,5: non sbaglia praticamente nulla ed ha il merito di essere sempre nel match, specie nel finale, quando gli avversari si riversano disperatamente in avanti. Â
Ferrani 6,5: giganteggia, come è solito fare, nelle palle alte. Annulla Jovanovic, alla vigilia additato come il pericolo numero uno della compagine pugliese.
Pasqualoni 7: al rientro dalla squalifica trova un gol pesantissimo, saltando in mezzo a due e indirizzando la palla lì dove Vassallo non può arrivare. Ordinato in fase difensiva, sebbene il proprio dirimpettaio sia un avversario “scomodo”.
Hadziosmanovic 6,5: gioca una gara diligente ed attenta. Unico neo lo “svarione” al minuto 9 e che sarebbe potuto costare caro: D’Ursi, per fortuna, lo grazia. .
Giuffrida 6: mister Maurizi continua ad accordargli fiducia, lui sputa sangue per più di un ora sul rettangolo di gioco, prima che lo stesso tecnico lo richiami in panchina. (64′ Provenzano 6: entra in un momento delicato del match, ma con personalità si cala nel ruolo di interno di centrocampo)
La Camera 6,5: la sua esperienza è fondamentale in match ad alta tensione come quello di oggi pomeriggio: carisma e geometrie a servizio della squadra.
Armeno 6: soffre nei primi 20 minuti la vivacità di Azzi, poi gli prende le misure ed è ordinaria amministrazione. Esce, claudicante, nel finale. (dal 73′ Gatti s.v.)
Marino 6,5: impiegato nell’inedito ruolo di trequartista, il talentino amaranto conferma una duttilità da calciatore navigato, sfoderando una prestazione “intelligente”. Corre meno, ma meglio. Peccato per l’occasione sciupata nella prima frazione e sul punteggio di 1-1, quando, ritardando il tempo della scelta, si fa recuperare da Petta.
Sciamanna 6,5: la notizia, poi nemmeno così inaspettata, è che torna al gol sei messi dopo l’ultima volta. a un innato fiuto del gol, questo è fuori di dubbio. Ha il merito di crederci dopo l’opposizione del portiere ed infilarlo in tap-in. Nel complesso lotta e si sacrifica, fino a quando ha benzina. La domanda, però, sorge spontanea: che piega avrebbe preso la stagione della Reggina senza l’infortunio di Sciamanna? (58′ Tulissi 6: impatta bene con la gara, sebbene sciupi clamorosamente almeno due occasioni nitide)
Sparacello 6,5: piacevole sorpresa di una partita che mette in discesa per la Reggina il discorso salvezza. Impeccabile quando c’è da proteggere la palla, detta i tempi della manovra amaranto attaccando gli spazi giusti.
All. Maurizi 7: si presenta in Puglia orfano dell’uomo più rappresentativo della sua squadra (Bianchimano), ma nonostante ciò fa di necessità virtù. La sua squadra resta concentrata per 94 minuti, non lasciando spazio ad errori individuali, in passato costati davvero cari. L’intuizione di inserire Marino fra le linee lo premia: adesso lo si può dire, la salvezza è ad un passo.
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