Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei Total Kaos, storico gruppo ultras della Viola Reggio Calabria:
I Total Kaos, domenica prossima, saranno lì. Sui gradoni di un altro palazzetto, nell’ennesima trasferta, di una stagione che sta volgendo al termine nel peggiore dei modi. Quello è il nostro posto. Lì sappiamo esprimere al meglio l’amore e la passione per una maglia e dei colori che ormai da 28 anni fanno parte della nostra quotidianità . Saremo lì, ad Agrigento, perchè per noi non è finita per niente! E soprattutto perchè NOI non la tradiremo mai!Â
Non può dirsi la stessa cosa per gli attori principali di questo nuovo ultimo colpo di scena che la Lega Pallacanestro, e ahinoi, la nostra società , ci hanno regalato. L’ennesimo colpo di scena, l’ultimo di anni travagliatissimi, durante i quali sono state sempre poche le cose che sono andate per il verso giusto. Dire che i vertici del basket italiano non aspettassero altro per affossare l’intero movimento della nostra città , è una voce che sta circolando in città fra appassionati e tifosi dell’ultima ora. Ma come spesso accade, Noi preferiamo fare la voce fuori dal coro. Dicendo quello che pensiamo e nell’unico modo che conosciamo, mettendoci la faccia!Â
Sarebbe una follia accettare supinamente il -34 che ci è stato inflitto dal tribunale sportivo. Ma riteniamo anche che il consueto vittimismo che ha marchiato intere generazioni prima della nostra, in una terra, certo, piena di problemi, non sia l’atteggiamento giusto. La Lega ha usato la mano pesante, anche troppo, decidendo di condannare non solo i presunti autori del reato che viene contestato alla società , ma un’intera città che ha dato al basket molto di più di quello che ha ricevuto dall’ambiente della palla a spicchi. Le ingiustizie sono sempre dietro l’angolo, e noi, come realtà sportiva ma anche cittadina, siamo abituati a fare la parte dell’agnello sacrificale. Ma questa volta, come tutte le altre volte del resto, NOI vogliamo vederci chiaro. Vogliamo capire chi ha tradito. La causa, la gente, le aspettative dei tifosi, fate voi.Â
Chi ci conosce sa benissimo che tra NOI e l’ambiente societario non c’è mai stato un buon feeling. Abbiamo guardato con diffidenza in questi anni all’operato della dirigenza, arrivando anche allo scontro frontale, perchè non ci riconoscevamo nello stile e nelle idee portate avanti dalla società . Oggi però non vestiamo i panni di chi vuole solo accusare questo e quello. Vogliamo aspettare il corso della giustizia sportiva. Ma una cosa vogliamo dirla ai Soloni della teoria che “tutto quanto fa la società fa bene, perchè ci mantiene il giocattolo”: la Viola non è solo una squadra di basket. La Viola siamo noi, TUTTI NOI TIFOSI, con i momenti di esaltazione e le sconfitte, i trionfi e i fallimenti.Â
Un MITO caduto più volte nella polvere ma sempre in grado di alzarsi da sè, con la forza del suo popolo, che vale molto di più di una schifosa fidejussione. Allora, chi decide, ha deciso o deciderà , di prendere in mano le redini del MITO deve capire che prende per mano questa città , le sue contraddizioni, la sua gente, e una passione sconfinata per quei colori, e non solo un “giocattolo” che fa spettacolo. Chi si assume la responsabilità di portare in giro la canotta con su scritto VIOLA REGGIO CALABRIA, deve essere trasparente! Deve essere in grado di rappresentare con stile questa città , che ha sempre saputo ricambiare con la passione e il seguito fuori casa, gli sforzi di chi ha avuto l’onore di presiedere la nostra gloriosa VIOLA. L’onore. Non solo l’onore. Ma come al solito, SONO I TIFOSI GLI UNICI A PAGARE, per cui lo diciamo già da ORA, CHI HA TRADITO, SE NE DEVE ANDARE!Â
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