Dopo aver scacciato nuovamente la crisi, gli amaranto si preparano ad un’altra gara maschia e combattuta. Agenore Maurizi è convinto che anche a Siracusa sarà una gara dura ed intensa, proprio come quella con la Casertana, che ha visto la sua Reggina tornare al bottino pieno dopo ben otto turni.
Di seguito, tutti i passaggi della conferenza stampa del mister (fonte: canale youtube Reggina).
SEMPRE PRONTI ALLA BATTAGLIA-Dal punto di vista condizionale abbiamo lavorato pochissimo, il lavoro è stato fatto soprattutto da un punto di vista di rigenero e tecnico-tattico, in preparazione della partita di domani sera. Abbiamo pensato a recuperare le energie. A Siracusa sarà un’altra partita dura, come sempre in questo finale di stagione: sarà un’altra battaglia, andremo in campo per farla. Ci tengo a precisare che la squadra è stata sempre vogliosa ed aggressiva, poi a volte si riesce ad applicare questi concetti ed a volte no.
RITORNO ALLA VITTORIA-Giovedì abbiamo giocato contro un’ottima squadra, la Casertana è ben costruita. E’ stata una partita di Lega Pro bella, maschia e molto intensa, come tante altre quest’anno. Io sono contento per la vittoria, ma sono contento anche di altre prestazioni della squadra. Vittoria senza errori? Gli errori sono una questione di età , di ore passate e situazioni vissute in campo. Non ci dobbiamo mai dimenticare che abbiamo cinque esordienti in Lega Pro, abbiamo giocato spesso con sette under. Giovedì abbiamo fatto una scelta diversa…
L’ESPERIENZA CONTA…Avere recuperato gente come La Camera e Mezavilla è fondamentale. La Camera, in questo finale di stagione, tornerà sicuramente utile alla causa della Reggina, sia per esperienza sia per qualità . Mezavilla se viene messo in un contesto di giocatori di un certo tipo fa prestazioni importanti, ma non mi riferisco alla qualità del contesto, bensì all’esperienza e per ore passate sul campo, ad affrontare partite di un certo tipo ed avversari di un certo tipo.
PROSSIMI AVVERSARI E PRINCIPI DI GIOCO-Il Siracusa ha un modulo speculare al nostro, 3-5-2 o 3-5-1-1. All’inizio si schieravano con un 4-2-3-1, usato anche con noi all’andata, poi come tante altre squadre hanno cambiato nel girone di ritorno. Almeno dieci squadre, nel girone di ritorno, si sono affidate al 3-5-2. Chi come noi deve restare in Lega Pro ha bisogno di trovare compattezza e sicurezze, i sistemi di gioco lasciano il tempo che trovano, anche perché spesso ci si muove e si cambia sistema. Anche noi spesso passiamo alla difesa a quattro, anche se si nota poco: su palla laterale siamo a quattro, non ci si inventa niente, è l’applicazione dei principi a fare la differenza.
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