Salvatore Basile si difende. Il direttore dell’area tecnica amaranto, colpito da ben sei mesi di squalifica per i fatti di Reggina-Casertana (clicca qui), ha annunciato ricorso avverso la decisione del Giudice Sportivo. Di seguito, i passaggi salienti dell’intervista realizzata dal collega Luca Esposito, in esclusiva per tuttoc.com.
“Le due panchine si sono battibeccate- ha esordito il dirigente di origini crotonesi- tant’è che anche mister D’Angelo della Casertana è stato allontanato dall’arbitro . Sono cose che succedono in tutti i campi, soprattutto quando la posta in palio è altissima. Per noi era la partita della vita. Ci può stare l’eccessivo agonismo. La tensione era alle stelle perché ci tenevamo a vincere la gara e regalare una gioia ai nostri tifosi”.
Stando alla versione di Basile, non si è andati oltre gli insulti verbali. “Tra primo e secondo tempo sono andato dal direttore di gara e mi sono lamentato per un rigore che non ci ha concesso. Poi, riguardando le immagini in Tv mi sono reso conto che aveva ragione lui. Purtroppo ammetto che ho avuto un comportamento scomposto, l’ho ingiuriato e offeso. Sei mesi di squalifica sono però esagerati. Faremo ricorso. Spinte all’assistente arbitrale? Mai, non ho mai toccato nessuno. Ho dei testimoni che possono dimostrarlo”.
Nella sfida di giovedì sera, Basile era un ex, avendo militato con i rossazzurri campani. “Sì, sono molto legato alla Casertana. Ce l’avevo solo con l’arbitro ma non con i dirigenti ospiti”. Infine, una battuta sulle dichiarazioni di Russo, team manager della Casertana, il quale in merito all’accaduto aveva rilasciato parole non certo tenere. “Ripeto che non è successo niente. Hanno solo trovato la guerra sportiva. Poi, non so manco chi sia Russo e di conseguenza non ho voglia di rispondere a un team manager. Anche noi abbiamo nel nostro organigramma questa figura che però non si permette di parlare di cose che non gli competono”.
Commenti