Giocate le gare di ritorno degli ottavi di finale di Europa League; tra sorprese e riconferme, è solo la Lazio a passare il turno tra le italiane; Milan eliminato ma con tante recriminazioni per l’arbitraggio.
Colpaccio della Lazio in Ucraina in casa della Dinamo Kiev, imbattuta tra le mura amiche in questa stagione; alla formazione di Inzaghi serve però la vittoria dopo il pareggio dell’Olimpico. Il vantaggio biancoceleste arriva al 23′ con il tiro dalla bandierina di Luiz Alberto e lo stacco vincente di Lucas Leiva; la partita resta in bilico fino all’83’, quando ancora da un corner dello spagnolo, De Vrij in spaccata sul secondo palo sigla il raddoppio che spedisce la Lazio ai quarti di finale.
Il Milan sogna l’impresa all’Emirates Stadium di Londra, soffre inizialmente l’iniziativa dell’Arsenal, poi al 35′ Calhanoglu spara dalla distanza e riapre la qualificazione. A chiudere nuovamente le porte in faccia ai rossoneri ci pensano il direttore di gara e il suo assistente, che assegnano un rigore inesistente ai Gunners: è il 39′, Welbeck prima simula, poi trasforma il penalty del pareggio. Nella ripresa buone chance per il Milan, Cutrone sfiora il nuovo vantaggio in acrobazia, l’arbitro non assegna un possibile rigore ai rossoneri per un fallo su André Silva, ed infine arriva la beffa al 71′ con il tiro dalla distanza di Xhaka sul quale Donnarumma interviene malissimo, regalando il vantaggio all’Arsenal, che trova anche il definitivo 3-1 all’86’ ancora con Welbeck. Onore delle armi alla squadra di Gattuso, ma avanti va quella di Wenger.
Le altre partite
Tutto facile anche al ritorno per l’Atletico Madrid, che dopo la vittoria interna per 3-0, passa in casa della Lokomotiv Mosca con un 5-1. Nel primo tempo botta e risposta in pochi minuti con Correa a segno per gli spagnoli e Rybas per i russi; nella ripresa i Colchoneros dilagano con le reti di Saul Niguez, la doppietta di Fernando Torres e il gol a chiudere la cinquina firmato Griezmann.
Il Marsiglia vince anche in casa dell’Athletic Bilbao, stavolta con un 2-1, andando sul doppio vantaggio con il rigore di Payet nel primo tempo e Ocampos nella ripresa; i baschi accorciano le distanze con Williams, ma l’espulsione subito dopo di Aduriz spegne le speranze di una possibile rimonta, anche solo per evitare un’altra sconfitta.
Non riesce la rimonta allo Zenit San Pietroburgo di Roberto Mancini, eliminato da un Lipsia che ha preso gusto nel far fuori le big dal torneo, dopo aver eliminato il Napoli ai sedicesimi. Augustin porta avanti i tedeschi a metà primo tempo, poi il pari russo allo scadere della prima frazione siglato da Driussi. Nella ripresa il Lipsia spreca un rigore con Werner che avrebbe chiuso il conto; la gara resta aperta ma lo Zenit non trova il gol che porterebbe ai supplementari e deve salutare il torneo.
Il Viktoria Plzen rimonta il risultato dell’andata maturato in Portogallo, battendo 2-0 lo Sporting Lisbona grazie alla doppietta di Bakos; i lusitani al 92′ sprecano il rigore qualificazione con Dost. Si va ai supplementari e lo Sporting trova comunque il gol allo scadere del primo extra-time, con il colpo di testa vincente di Battaglia per il 2-1 finale che manda i portoghesi ai quarti.
Il Salisburgo difende il successo ottenuto a Dortmund contro il Borussia, andando più volte vicino al gol del vantaggio. Tedeschi deludenti che accentuano i rimpianti dell’Atalanta, da loro eliminati ai sedicesimi; la sfida si chiude senza gol e gli austriaci accedono ai quarti.
Pirotecnico ed inatteso epilogo a Lione, dove i francesi partivano dal successo ottenuto all’andata a Mosca; il CSKA è vivo e trova il vantaggio con Golovin a fine primo tempo. Nella ripresa Cornet sfrutta un assist di Ferri, effettuato quando il pallone aveva già varcato la linea di fondo, firmando il pareggio; l’errore di valutazione degli arbitri non pesa però sulla qualificazione, perché i russi colpiscono due volte in 5′ con Musa e Wernbloom chiudendo virtualmente la qualificazione, riaperta da Diaz a 20′ dalla fine. Il passaggio ai quarti resta in bilico fino alla fine, ma a festeggiare sono i russi che vincono 3-2 e superano il turno; solo fischi per il Lione.
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