Cinque pareggi e due sconfitte dopo la “rivoluzione invernale”, tre punti di vantaggio su quel terzultimo posto che ad oggi porterebbe ai playout. Reggina-Monopoli, non lascia spazio a dubbi né ad interpretazioni: gli amaranto sono di nuovo in crisi, lo dicono i risultati e lo dice un gioco sempre più latitante.
Nel mirino di critica e tifosi, come sempre accade in questi casi, è finito il mister: il coro “Maurizi vattene” proveniente domenica pomeriggio dalla tribuna, è diventato sempre più forte col passare dei minuti, per poi lasciare posto ad una selva di fischi che ha accompagnato l’uscita dal campo di amaranto e biancoverdi.
Nonostante ciò, il club presieduto da Mimmo Praticò ad oggi non ha intenzione di sollevare dall’incarico il tecnico ex Lupa Roma, il cui contratto, è bene ricordarlo, soltanto tre mesi fa è stato prolungato fino a giugno del 2019. La Reggina, che in tre anni di gestione Praticò non ha mai dato vita ad un esonero, continua a vedere in Maurizi la persona giusta per centrare l’obiettivo salvezza, sul fatto che al Massimino di Catania in panchina siederà l’allenatore di Colleferro non ci sono praticamente dubbi.
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