La vittoria, pesante, di Pagani ha riacceso il fuoco dentro i calciatori della Fidelis, chiamati ora a ridurre il gap dalla zona salvezza, distante cinque punti (proprio dalla Reggina). La gara con gli amaranto arriva per gli uomini di Papagni proprio nel momento in cui si è raggiunta la consapevolezza di essere in grado di poter mettere il bastone fra le ruote a chiunque, come dimostra la vittoria sul Siracusa ed il pari con il Cosenza giunti nell’ultimo mese.
La vera impresa, però, per i pugliesi è rappresentata dall’essere rimasti in corsa sebbene la prima vittoria in campionato sia giunta il 18 novembre, dopo tredici partite disputate e nove pareggi collezionati. Ciò è stato reso possibile grazie e soprattutto ad un campionato livellato verso il basso, con le prime tre della classe a fare un torneo a parte ed il resto a giocarsi le proprie chances play-off e salvezza. Oggi la Fidelis Andria condivide la quart’ultima piazza assieme a Fondi e Paganese, nonostante la Federazione sia intervenuta per sanzionare con un -3 (diviso in due momenti) per alcune violazioni CO.VI.SO.C.
I Leoni sono la squadra ad aver pareggiato più volte nel girone C (undici), dietro la Reggina insegue a quota dieci, ma tra le ultime sei squadre sono quelli ad avere l’attacco più prolifico. Il pericolo numero uno si chiama Michele Scaringella, che ha realizzato lo stesso numero di reti di Bianchimano, 7, ma spesso, per scelta tecnica, è costretto partire dalla panchina. Sabato sarà uno scontro alla pari tra due squadre che in campo venderanno cara la pelle: è la classifica ad imporlo…
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