Non è di certo nuovo a periodi medio-lunghi di digiuno, ma la Reggina, quando Andrea Bianchimano non segna, ha difficoltà a condurre in porto la vittoria. In sole tre circostanze è successo che gli amaranto riuscissero a fare bottino pieno senza che il proprio bomber segnasse. I sei centri stagionali sono frutto di due doppiette, Catania (decisiva) e Lecce, ed equamente distribuiti tra Reggina-Fidelis Andria e Catanzaro-Reggina.
Il problema, semmai, sta nelle pause dal gol che il bomber amaranto colpevolmente o no si prende. Dal momento del suo ritorno in campo, Bianchimano ha patito un digiuno lungo sette partite. Poi cinque reti in sei gare, prima che il feeling si spezzasse nuovamente. A Catanzaro torna decisivo, ma nelle tre successive partite il numero nove, oltre a non graffiare, non ha brillato mica. Il palo colpito con il Fondi grida ancora vendetta, ma se la Reggina vuole centrare al più presto l’obiettivo salvezza ha di certo bisogno dei gol del suo bomber.
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