Il doppio turno casalingo è da sfruttare. Mister Maurizi lo sa bene, ma pensa ad una gara per volta. “Il Fondi è una squadra composta da calciatori di categoria, alla luce anche degli ultimi innesti di mercato. Il cambio in panchina ha portato Sanderra a capo della parte tecnica. E’ un allenatore preparato e pragmatico che farà crescere la squadra a sua immagine e somiglianza. La rosa è avara di under, ciò significa che andremo ad affrontare un Fondi più esperto rispetto a noi. Noi giocheremo al massimo delle nostre capacità , utilizzando quelli che sono i nostri cavalli di battaglia”.
Sul mercato: “Sono arrivati buoni calciatori dal mercato invernale che offrono ampie garanzie. La società in tal senso si è mossa su profili che sin da subito potessero essere pronti per scendere in campo. Franchi e Samb li conosco bene. Il primo è un acquisto in prospettiva, un esterno di buona gamba, il secondo è, invece, un centravanti atipico. Su Giuffrida e Provenzano posso garantire che daranno molto a livello di qualità e quantità . Ferrani è un difensore con personalità ed esperienza, serviva uno che potesse fungere da guida per gli altri. Tutti si ritaglieranno il proprio spazio, anche se vanno inseriti gradualmente. Arras? Una seconda punta che attacca gli spazi proveniente dal settore giovanile del Cagliari. Con il mercato di gennaio cambia anche l’idea di gioco. Possiamo variare il nostro sistema, alternando ad un calcio di “comando”, partite con un approccio più aggressivo ed incentrato sulle ripartenze”.
Ancora qualche dubbio sulla formazione che scenderà in campo con il Fondi: “Punterò su una formazione che possa darmi maggiore idea di compattezza, così come successo in queste ultime settimane. Sparacello? E’ stato preferito a Tulissi perchè nel cambio di modulo è più adatto. Si stanno allenando entrambi benissimo, Claudio sta crescendo di giorno in giorno. Il nuovo modulo ha sposato al meglio le caratteristiche di molti calciatori. La formazione per domani dovrebbe essere in linea di massima la stessa che ha giocato a Matera”.Â
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