Oltre ogni paventata “rivoluzione”. Rase al suolo le scelte estive (dunque rivelatesi sbagliate, vuoi per il fattore umano, vuoi per quello professionale o tecnico) il calcio mercato invernale di Salvatore Basile ha assunto i connotati di una vera e propria epurazione collettiva. Via, tutti, quei calciatori che tra novembre e dicembre si erano ammutinati chiedendo l’esonero dell’allenatore Agenore Maurizi, che invece non è solo è rimasto ma è stato anche direttamente protagonista in questa sessione di mercato chiedendo a gran voce l’acquisto di “suoi” uomini.
Scelte economiche L’operazione Bianchimano rappresenta un’astuta mossa del Coordinatore tecnico, al pari dell’incredibile perdita a parametro zero del capitano Alberto De Francesco, calciatore dal quale la Reggina avrebbe sicuramente potuto e dovuto monetizzare. La cessione dell’attaccante al Perugia, comunque per una cifra intorno ai 300 mila euro e la contemporanea permanenza fino a giugno in amaranto, è una giocata da croupier consumato. Con l’introito economico, tutto e subito, la Reggina si garantisce serenità economica in questo proseguo di campionato (impossibile adesso, per il Presidente, porsi dei dubbi “sull’arrivo a giugno) e regala anche qualche “spicciolo” interessante per programmare la prossima stagione. Rimane sul groppone l’ingaggio di Adriano Mezavilla, il più pesante di tutto l’organico, ma con il calciatore ed il procuratore si continuerà a lavorare ad una possibile risoluzione anticipata, ipotesi che appare comunque complessa.
Classe ’98 E Non sappiamo se si sia una “classe di ferro” ma sicuramente il mercato amaranto, prima quello estivo e adesso quello invernale, sono stati fortemente indirizzati verso questo anno di nascita. La classe ’98 è particolarmente “pregiata”, per i bonus relativi alla Legge Melandri e alla ripartizione dei fondi destinati alle società di Serie C che utilizzano i giovani. E’ un quoziente che si calcola con il minutaggio e l’anno di nascita del calciatore: è la Reggina, in questa speciale classifica è tra le prime in assoluto. Può solo crescere, e vi spieghiamo il perché. Ai già due titolari ormai acclarati, Cucchietti e Marino si sono aggiunti l’esterno destro Hadžiosmanović (per lui due su due dal primo minuto) ed i freschi arrivi di Filippo Franchi e Davide Arras. Qualora entrambi dovessero trovare spazio con continuità allora il “bonus” per la Reggina diventerebbe “extra-large” tale da consentire una potenziale ed ambiziosa programmazione futura degli amaranto. Potenziale, si intende. Da non sottovalutare, inoltre, il colpo last-minute di Basile: Falou Samb, giovanissimo attaccante del Genoa, è un calciatore esplosivo che se dovesse trovare continuità sotto porta (non è un grande goleador al momento) potrebbe divenire presto un “crack” per il campionato amaranto.
L’usato (quasi) sicuro Ivan Castiglia è conosciuto al pubblico reggino. Ha bisogno di trovare maggiore condizione fisica per via di alcuni infortuni di troppo. E’ lui l’uomo a cui Basile e Maurizi hanno affidato le chiavi della squadra e, soprattutto dello spogliatoio. Il trentenne Manuel Ferranni, arriva a Reggio con un semplice appellativo: “affidabile”. Al debutto a Matera è sembrato dotato di personalità e prestanza fisica, mentre Alessandro Provenzano avrà il compito, difficilissimo, di sopperire alla mancanza di De Francesco garantendo quella qualità che gli addetti ai lavori gli riconoscono.
Gli errori Gravissimo che la società abbia perso Alberto De Francesco e Antonio Porcino a parametro zero. Un clamoroso autogol che però ha radici lontane che si annidano nella scorsa stagione agonistica quando, la proprietà avrebbe dovuto iniziare a trattare con i calciatori anche per evitare che la situazione si logorasse fino ad arrivare alla rottura totale. Da queste due cessioni la Reggina avrebbe potuto trovare parecchio “ossigeno” per le casse ed il bilancio, così non è stato e se peserà o meno nel bilancio finale questo lo si saprà tra qualche mese.
I vuoti Sta di fatto che la Reggina ha chiuso il calcio mercato invernale con 19 movimenti, quasi un record, di cui 10 in entrata (Giuffrida, Armeno, Hadziosmanovic, Castiglia, Provenzano, Ferrani, Condemi, Arras, Franchi, Samb Falou Ndiaye) e nove in uscita. Una rosa che adesso abbonda in attacco con dieci contendenti per soli due posti e che sembra molto, molto sguarnita sulle corsie laterali dove non sembrano esserci sostituito per Armeno e Hadziosmanovic. Ventisette giocatori in organico sembrano veramente un’enormità, starà a Maurizi e Basile gestire il gruppo per non ritrovarsi nuovamente impantanati in una situazione conflittuale.
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