Il nuovo schema di gioco confezionato da mister Maurizi ha lanciato un chiaro messaggio alla società : rinnovare. Tralasciando motivi bene o male celati e che non sta certo a noi discutere dopo questa movimentata sessione di mercato, c’era il bisogno “imperante” di ri-costruire una squadra dalle fondamenta, vestirla con un modulo più solido e mandarla in campo.
Obiettivo riuscito. Le due fasce sono state spettatrici di tre addii e due innesti. Al preannunciato addio di Porcino, si sono infatti aggiunti quelli di Solerio e Tazza. E se il primo godeva della fiducia più totale del tecnico, non si può dire la stessa cosa del classe ’98. Hadziosmanovice ed Armeno, in tal senso, sposano a pieno l’idea di gioco che Maurizi è nelle intenzioni proporre: si tratta di due esterni con buona gamba ed un piede educato, capaci di “bombardare” l’area avversaria con continui cross. Il limite, a questo punto, è il ricambio. E se Pasqualoni, così come già accaduto, può all’occorrenza ricoprire il ruolo “a tutta fascia”, l’altra rimarrebbe colpevolmente scoperta. Da qui, si potrebbe prevedere un ritorno alla difesa a 4 in caso di emergenza assoluta.
La zona nevralgica del campo, cuore pulsante di una squadra, ha invece visto le conferme di Fortunato, nel nuovo ruolo di play-basso e Roberto Marino, titolare inamovibile dopo l’infortunio di Garufi e che sta crescendo di partita in partita. A questi vanno ad aggiungersi gli arrivi di capitan Castiglia, il quale con ogni probabilità sarà padrone del ruolo di mezz’ala destra, Provenzano che qualitativamente rappresenta il sostituto naturale dell’ormai ex De Francesco, e Giovanni Giuffrida, il quale ha costruito la propria carriera da mediano di rottura con compiti di impostazione.
Negli ultimi giorni di mercato è stato anche ufficializzato Marco Condemi, autentico jolly ma che dovrà ritrovare a forza di cose la migliore forma dopo un periodo di inattività lungo due anni. Spinosa e di difficile interpretazione infine la questione-Mezavilla. Il calciatore sta vivendo praticamente da separato in casa da un mese a questa parte e all’orizzonte ci sono due possibili strade da percorrere con la Reggina: quella del dialogo, che porterebbe a rescindere o reintegrare un calciatore esperto ma effettivamente privo di motivazioni, e quella della rottura totale, con l’italo-brasiliano che lavorerebbe nei campi del Sant’Agata senza godere di alcuna considerazione di società e staff tecnico.
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