La Reggina guadagna un punto prezioso e meritato a Matera. Partita decisa dai gol di Duganzic e Sparacello, uno per tempo. Gli amaranto, profondamente rinnovati dal mercato, continuano la serie positiva posizionandosi a +3 sui playout e a -4 dai playoff. Confortanti le prestazioni dei nuovi arrivati in particolare Ferrani – e nel complesso della squadra di Maurizi che pare aver invertito la rotta provando a mirare acque più serene dopo aver navigato a lungo in piena tempesta: alla partita con il Fondi del prossimo turno la parola definitiva in merito.
RIVOLUZIONE IN CORSO – Cucchietti; Laezza, Mezavilla, Solerio, Porcino; Marino, De Francesco, Garufi; Tulissi, Bezziccheri, Sciamanna. Questo l’undici iniziale della Reggina alla prima giornata di campionato, a Rende. Dopo 21 partite, questa sera a Matera, resistono appena in 3: Cucchietti e Marino, oltre a Laezza che intanto ha però cambiato ruolo, così come la squadra è passata dal 4-3-2-1 al 3-5-2. Queste le dimensioni della rivoluzione tecnica che il club dello Stretto sta portando avanti dopo la sciagurata parte finale del 2017 che ha scoperchiato il calderone dei limiti – tecnici e mentali – dell’organico precedentemente allestito. Dopo l’addio di De Francesco la fascia è sul braccio di Ivan Castiglia, uno dei pochissimi calciatori ad aver indossato la casacca amaranto in A, in B e in Serie C. Al centro della difesa viene immediatamente schierato Ferrani, sulle corsie esterne fiducia alla coppia Hadziosmanovic-Armeno, davanti è Sparacello ad agire in coppia con Bianchimano.
QUANTE OCCASIONI – Il primo squillo è della Reggina. Marino ribalta l’azione, cross basso di Hadziosmanovic, Castiglia si inserisce con i tempi giusti ma allarga troppo il piatto. La risposta materana è una rasoiata di De Falco larga di poco. Alzano il baricentro i padroni di casa che, nella fase centrale della frazione, assediano la porta di Cucchietti. Tiscione tira fuori dal cilindro un destro diretto sotto la traversa intercettato dai suoi guantoni, poi è Sartore a sfondare a sinistra ma il suo pallone attraversa tutta l’area piccola senza trovare il tap-in dei compagni di squadra, infine è Maimone a controllare un pallone frutto di una mischia e sparare addosso al solito Cucchietti, super quando deve opporsi ad un diagonale pericolosissimo di Duganzic.
E’ il Matera a fare la partita e premere con regolarità ma la migliore occasione è amaranto: punizione calciata magistralmente da Fortunato, Ferrani va ad un passo dal rendere indimenticabile il suo esordio con la Reggina, la sua correzione di testa lascia gelato il portiere materano graziato dai pochi millimetri che separano la palla che sfila a lato rispetto alla rete da lui difesa.
AVANTI IL MATERA – La partita è viva, le squadre si confrontano a viso aperto, il ritmo è alto, il gioco magari confuso ma comunque piacevole. La Reggina osa quasi esclusivamente a destra dove il binario Hadziosmanovic-Marino dimostra di avere ottima intesa oltre che dinamismo, il Matera è invece più avvolgente puntando su un organico complessivamente superiore. Il gol che spezza l’equilibrio tuttavia non è frutto di una manovra ma di un pallone masticato in una mischia in area di rigore e fatto proprio da Duganzic che lo sbatte in rete. Prima dell’intervallo c’è la chance per il pari (Laezza anticipa Golubovic ma il pallonetto è leggermente alto) e per il raddoppio (Tiscione, tradito da un rimbalzo fasullo, manda in curva da ottima posizione).
MERITATO PARI AMARANTO – Ad inizio ripresa Maurizi deve rinunciare subito a Laezza (problemi respiratori dopo uno scontro di gioco) e lancia Auriletto. La squadra dello Stretto è viva, alza il pressing, risponde colpo su colpo e guadagna metri aumentando l’indice di pericolosità che trova concretizzazione al minuto 66: Castiglia conclude rasoterra, Golubovic non trattiene, Sparacello ribatte per il più facile dei gol. Sull’1-1 Auteri gioca la carta dell’ex Di Livio, fino a pochi giorni fa alla Reggina, Castiglia paga la stanchezza e Maurizi lo sostituisce con il nuovo arrivato Provenzano. Per i 10′ finali spazio a Giuffrida e Tulissi per Marino e Sparacello. Non c’è altro.
La Reggina conduce in porto il match senza particolari affanni guadagnando un punto che certifica il processo di rilancio innescato dal blitz a Catanzaro nell’ultima gara del 2017.
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