Giovanni Giuffrida si difende, e lo fa senza mezzi termini o giri di parole. Il classe ’85, ospite della trasmissione Fuorigioco in onda su ReggioTv e condotta dall’amico Andrea Ripepi, è intervenuto su un tema particolarmente discusso sin dal suo arrivo alla compagine dello Stretto.
Alcuni ex amaranto, calciatori e non, si erano infatti espressi negativamente in merito al suo ingaggio, facendo riferimento alle sfide tra Reggina e Vibonese, squadra in cui il centrocampista ha militato lo scorso anno. Nel mirino delle critiche, alcuni comportamenti ritenuti gravemente scorretti da parte di Giuffrida, sia all’andata che al ritorno. Addirittura, non sono mancate le voci secondo le quali il calciatore avrebbe sputato verso la maglia amaranto.
“Non ho mai fatto una cosa del genere-ha dichiarato il diretto interessato-sputare o fare segnali brutti verso una tifoseria non è nel mio dna, e non solo per quanto riguarda la Reggina, ma per quanto riguarda qualsiasi altra squadra. In campo faccio la lotta, ed è giusto che la faccio, ma mi da fastidio essere accusato di questa cosa. E’ stata inventata una storia, preferivo che qualcuno mi attaccava dicendo che sono scarso e non all’altezza di una piazza come Reggio Calabria, in quel caso sarei stato zitto perché so che l’unico modo per dimostrare è attraverso il rettangolo verde. Cosa è successo? Ci sono stati dei battibecchi, ma è normale: ero un calciatore della Vibonese, calcisticamente dovevo fare la guerra e dare il massimo…”.
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