Chiamatelo pure “il pararigori”. Con il penalty neutralizzato ieri, Tommaso Cucchietti conferma di avere nelle proprie corde un’invidiabile caratteristica: 4 i rigori concessi a sfavore, uno solo quello finito in fondo al sacco. Vivacqua e Scarpa (x2) sono stati letteralmente ipnotizzati dal numero 22 vestito di amaranto, sempre più decisivo per questa squadra.
Impossibile contare il numero di palle-gol sventate, un po’ più semplice dare contezza del peso che i suoi interventi hanno nell’economia di una partita. Anche ieri, quando le cose sembravano non girare per il verso giusto, il portierino (si fa per dire) classe ’98 ha risposto presente.
E se, ragionando per ipotesi, il matrimonio tra Cucchietti e la Reggina non si fosse consumato in estate? Viene difficile, ad oggi, immaginare che l’attuale posizione di classifica sarebbe stata eguagliata. Non ce ne voglia il buon Mattia Licastro, che forse nemmeno meriterebbe il ruolo di dodicesimo in una squadra di medio-bassa classifica di Serie C per le qualità importanti e la personalità che ha dimostrato quando chiamato in causa. Questa squadra, però, non può fare a meno di Tommaso Cucchietti, con buona pace dei più.
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