Alla storia di Reggina-Paganese, è legato un aneddoto davvero incredibile. Nella stagione 85/86 infatti, la sfida fu decisa da Tonino Cerro (foto all’interno dell’articolo), che all’epoca svolgeva il ruolo di allenatore in seconda. Una storia che forse conoscono in pochi, ma che sicuramente merita di essere raccontata: nel farlo, ci affidiamo allo scritto che Ugo La Camera, storico attento e raffinato dei nostri colori, ha pubblicato sulla pagina facebook di Leggende Amaranto…
Nel 1985 la Reggina proveniva da una seconda serie amarissima retrocessione in serie C2 e Ivan Morace aveva assunto la presidenza di una società sull’orlo del baratro. Al timone era stato chiamato dalla Nocerina Giuseppe Caramano, allenatore di categoria che aveva come suo vice un giovanissimo di nome Tonino Cerro, tesserato anche come calciatore.
L’inizio fu terribile con una sconfitta secca per 2-0 a Castellammare di Stabia e, alla seconda giornata, il 29 Settembre, al comunale scendeva la Paganese. La Reggina disputò una partita di attacco collezionando ben 11 calci d’angolo, ma non riusciva a sbloccare. Al 68′ Caramanno fu costretto a sostituire Franco Mondello e fece entrare proprio lui, Cerro, mai pensando che, a 4 minuti dal termine sarebbe stato proprio lui a risolvere la partita scrivendo una delle tante favole amaranto. Ironia della sorte, sia Franco Mondello, sia Tonino Cerro ci hanno lasciati prematuramente.
A volte corsi e ricorsi storici fanno venire alla luce favole di gente umile che riesce però a lasciare il segno. Quella squadra, senza soldi, senza il minimo indispensabile, riuscì non solo a concludere il campionato, ma lo vinse. Uomini veri di un calcio che fu…
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