Sin dal giorno della presentazione agli organi di stampa e tifosi del coordinatore dell’area tecnica Salvatore Basile e del tecnico Agenore Maurizi, la società si era espressa senza mezzi termini circa la linea da adottare sul mercato. Una squadra giovane, composta da calciatori con voglia di emergere e conquistare, sul campo, la fiducia delle squadre di appartenenza.
L’inizio sembrava promettere bene, poi, pian piano, si sono palesati i difetti strutturali della rosa allestita in estate. Da qui l’inversione di rotta e la scelta di puntare dritti a calciatori già “fatti”, ma che hanno come prerogativa quella di riscattarsi. Inutile stare qui a ripetere quanto scritto nelle ultime settimane: Giuffrida, Castiglia, Armeno e in ultimo Leonardo Terigi, sempre più prossimo ad indossare la casacca amaranto, sono reduci da un periodo di inattività , ma il valore tecnico non si può, ad oggi, discutere.
Bocciata, quindi, l’idea di proporre un calcio “sostenibile“? I fatti dicono questo, anche se l’errore dovrebbe andare ricercato nell’assenza di tre/quattro figure che potessero fungere da chioccia per i più giovani.
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