Qualcosa non ha funzionato. Inutile nasconderlo, le responsabilità sono sotto gli occhi di tutti. Alberto De Francesco e Toti Porcino quasi sicuramente saluteranno Reggio Calabria in questa sessione di mercato. Un epilogo infelice, ma preannunciato. Il tira e molla sulla questione-rinnovo non ha prodotto gli esiti sperati, adesso non resta che trovare una soluzione che possa accontentare tutte le parti in causa. Ma facciamo chiarezza.
Il periodo compreso tra ottobre e novembre, quello in cui il gruppo si è definitivamente sfaldato e alternava prestazioni tra l’orrido e il ridicolo, ha portato sul banco degli imputati, com’è ovvio e normale che sia, anche i due calciatori con maggiori responsabilità : capitano e vice. Era da loro che ci si aspettava un gesto forte, che potesse in qualche modo ricompattare l’ambiente e ricucire lo strappo tra la squadra ed il tecnico. Ma la risposta, sul campo ed anche fuori (vedi la “storiaccia” del mancato ritiro, subito dopo Reggina-Rende), è stata negativa.
Ma se i due ragazzi rientrano a pieno titolo nei due mesi orribili vissuti dalla Reggina, che sul rettangolo verde si è consegnata a quasi tutti gli avversari sia in casa che in trasferta, la società non è per nulla esente da colpe, anzi… Porcino e De Francesco costituiscono un patrimonio tecnico ed economico per un club come la Reggina che non naviga certo nell’oro. Il loro addio a gennaio potrebbe, a breve, materializzarsi: dunque, come rimpiazzarli?
Il naturale sostituto di Porcino, per caratteristiche fisiche e tecniche è Gennaro Armeno, il quale però è reduce da un periodo di inattività , non essendo praticamente mai sceso in campo con la maglia del Novara. A ciò si aggiunge che Porcino, in questa prima parte di stagione, è stato impiegato nell’inedito ruolo di mezz’ala sinistra con una certa insistenz; una posizione non di certo prediletta dal nuovo acquisto amaranto. Discorso un po’ differente per De Francesco. Classe e qualità non si comprano al supermercato e trovare un giocatore che possa essere all’altezza del centrocampista scuola Lazio sarà impresa ardua.
C’è poi uno scenario, pressoché impossibile, ma che va comunque preso in considerazione. Cosa succederà qualora nessuno fosse disposto a sborsare neppure un euro per i due calciatori, che rimarrebbero così “parcheggiati” al Sant’Agata sino a giugno? Bisognerebbe rimotivarli, ma non siamo poi così sicuri che questo basti per rimarginare una ferita ormai aperta da tempo.
Ciò che è visibile agli occhi di tutti, al di là del mancato rinnovo, è che le esclusioni di De Francesco e Porcino certificano, se mai dovesse essercene bisogno, che la stampa non sbagliava a sostenere che la squadra, nel periodo sopracitato, avesse mollato la presa, chiedendo alla società la testa dell’allenatore. Eppure qualcuno, a più riprese, smentiva categoricamente quella che altro non era che la verità …
Ad oggi, l’unica colpa che i due ragazzi hanno, e giusto per chiarirci è una colpa gravissima, resta quella di non aver saputo (o voluto?) fermare l’ammutinamento andato in scena per quasi due mesi. Non si può invece colpevolizzarli se, in una fase decisiva della loro carriera, ambiscono a qualcosa di più di una semplice salvezza in lega Pro…
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