Cucchietti, Pasqualoni, Laezza e Marino: non chiamateli intoccabili, ma sono loro le uniche certezze nel fiume di dubbi del Sant’Agata. Per ragioni diverse Maurizi ripartirà da loro, il filo conduttore tra la prima e la seconda parte di stagione.
Il guardiano della porta della Reggina si è meritato la fiducia dell’intero staff tecnico amaranto a suon di ottime prestazioni, salvando, in più di una circostanza, la faccia ad una squadra allo sbando. Il migliore per rendimento dei primi cinque mesi di campionato (LEGGI QUA), è una certezza nell’undici dell’allenatore romano.
Discorso diverso per Danilo Pasqualoni che dopo un primo periodo da “panchinaro”, ha scalato le gerarchie di Maurizi, trovando una certa continuità sulla fascia di competenza, quella destra, quella che in precedenza è stata di Giuliano Laezza. Il duttile difensore campano è una costante del girone d’andata, sebbene si sia lasciato andare a qualche amnesia (vedi Akgras). Il suo rendimento resta, comunque, positivo ed è per questo che la società gli ha accordato fiducia almeno fino a giugno.
A centrocampo c’è, infine, Roberto Marino. Il classe ’98 è in crescita e la gestione, da parte di Maurizi, non può che essere apprezzata. Corsa, dinamismo e tempi di inserimento: il prototipo della mezz’ala moderna che rappresenta un patrimonio per questa società .
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