A casa di Re Davide. Sabato, nel derby di Catanzaro, la Reggina si ritroverà di fronte Davide Dionigi, amatissimo ex ed attuale allenatore delle aquile giallorosse. Per la prima volta, Dionigi sfiderà il suo “vecchio amore” nelle vesti di tecnico. Il passato non si dimentica, ma come è giusto che sia, sconti non ce ne saranno per nessuno…
Di seguito, tutti i passaggi dell’intervista concessa da Dionigi al duo Auspici-Ielasi, nel corso della puntata odierna di Tutti Figli di Pianca.
GRANDE SOCIETA’-Se sono arrivato sulla panchina del Catanzaro evidentemente qualcosa non andava, altrimenti non avrebbero cambiato allenatore in corsa. Da parte mia ho subito provato a cementare il gruppo, a dare certezze laddove ho visto che qualcosa scricchiolava. In tutto questo ho avuto la fortuna di trovare una grande società , con un Presidente e due direttori che mi hanno sostenuto e dato carta bianca nella gestione: quando nel club tutto funziona, il gruppo dei calciatori lo percepisce ed è più facile lavorare per migliorarsi e crescere, sia nel quotidiano che ad ampio raggio. La prima svolta c’è stata a Trapani, laddove nel secondo tempo abbiamo rimontato tre gol di svantaggio: lì ho visto la scintilla negli occhi dei miei ragazzi, la voglia di credere nelle loro potenzialità . Il momento più importante invece, è coinciso con la vittoria nel derby contro il Cosenza, sfida che come tutti sapete da queste parti è davvero attesissima…
UNO SGUARDO SUL FUTURO…Qui c’è un progetto, la famiglia Noto ha idee, competenze ed ambizioni. Di fronte a tutto questo, è ovvio che i risultati nell’immediato sono importanti ma non devono essere condizionati dalla fretta e dall’emotività . E’ vero, nelle ultime due partite abbiamo preso un punto, ma con la Paganese siamo riusciti a raddrizzarla alla fine, dimostrando anche in quel caso una crescita caratteriale, ed a Caserta eravamo privi di qualcosa come sei titolari. Insomma, al di là del singolo risultato, il percorso di crescita continua ed è visibile. Quando la società mi ha scelto per guidare il Catanzaro, sapeva che il mio tipo di calcio ha bisogno di tempo: da parte mia, c’è la volontà di far bene e costruire anche per il futuro.
MONEY GATE-Cerchiamo di vivere la vicenda col massimo della serenità , consci del fatto che, al di là di ogni altro tipo di considerazione, questo gruppo attuale non ha proprio niente a che vedere con le accuse addebitate. C’è grande ottimismo sull’esito finale, un ottimismo confermato anche dalla decisione maturata in primo grado; dal momento che la Procura ha deciso di ricorrere in appello tuttavia, è normale che si aspetterà gennaio prima di mettere un punto, e probabilmente dovremo temporeggiare un pò anche per quanto riguarda eventuali movimenti di mercato. Da parte mia, ho il dovere di far si che questo gruppo pensi solo al campo ed al calcio giocato.
ATTESA PER IL DERBY-I numeri dicono che adesso come adesso la Reggina si trova in difficoltà , ma non bisogna dimenticare le ottime cose che ha fatto ad inizio campionato. Non so cosa sia successo e certamente non spetta a me dirlo o trovare soluzioni, ma resto convinto che le qualità della squadra c’erano prima e ci sono ora. L’ambiente qui è carico per il derby di sabato, ma è normale che sia così in vista di certi appuntamenti. So che all’andata tra qualche tesserato non è andato tutto rose e fiori nel sottopassaggio, ma al di là di quello che mi hanno raccontato, mi aspetto un derby maschio e combattuto, senza però trascendere dal sano agonismo e dalla voglia di superarsi a vicenda.
L’AMARANTO E IL GIALLOROSSO-Quello che ho fatto per Reggio, e quello che da Reggio ho ricevuto, non può cancellarlo nessuno. E’ lì, scritto nella storia, scritto nell’eternità , così come nell’eternità resta il mio legame con la gente. Adesso però ho sposato la causa del Catanzaro, e sabato insieme ai miei ragazzi farò di tutto affinché i tre punti siano per i colori giallorossi. Esultanza in caso di gol del Catanzaro? Non lo so, sono situazioni che bisogna vivere, ma anche se dovessi esultare, proprio per quello che ho detto prima, non credo che mancherei di rispetto ai tifosi amaranto. A volte la non esultanza è anche sinonimo di ipocrisia, il rispetto vero lo si porta nel cuore…
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