L’arrivo di Adriano Mezavilla, era stato accolto dai tifosi amaranto con grande entusiasmo. Un curriculum importante, un identikit perfetto per vedere nell’italo-brasiliano la “chioccia” in grado di guidare i tanti giovani dell’organico allestito da Basile e Maurizi. Dopo un avvio brillante, vedi l’assist sontuoso a Porcino che è valso la vittoria nel derby col Catanzaro, l’esperto play di centrocampo si è però perso per strada, venendo anch’esso travolto dalla crisi che ha colpito gli amaranto nell’ultimo mese e mezzo.
Tra poche ore, per il calciatore nativo di Maringà si prospetta una serata da brividi. Il Romeo Menti di Castellammare di Stabia infatti, lo ha visto indossare i colori gialloblù per quattro stagioni, dal 2010 al 2011. Un epilogo triste, culminato con l’ultimo posto in B, che tuttavia non cancella ricordi magnifici. Uno su tutti, risale al campionato 2010/2011, il primo di Mezavilla con le vespe: guidati da Braglia, i campani riportarono la serie B a Castellammare dopo più di sessant’anni, vincendo anche la Coppa Italia di Lega Pro. Il classe ’83 è un’autentica diga di centrocampo, al punto da meritarsi i gradi di capitano e di diventare uno degli idoli della tifoseria stabiese.
Mezavilla e la Juve Stabia, tre anni e mezzo dopo. Il numero 29 della Reggina ritroverà Fabio Caserta, con il quale è stato compagno di squadra in B, ma soprattutto ritroverà la gente di Castellammare, pronta a riservare il giusto tributo al suo capitano degli anni d’oro…
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